Gianluigi
Pagano ha inviato queste sue utili considerazioni per la
pubblicazione.
Quando
parliamo di smog e di polveri nell’aria, spesso pensiamo alla Cina
o almeno a Londra; eppure la presenza di PM10, o nano particelle, è
ben spesso presente anche nel Bel Paese, come si è visto bene nello
scorso inverno.
Ma,
quel che è peggio, accanto a quelle PM 10 di cui ci parlano sempre i
bollettini della qualità dell’aria, esistono anche altre polveri,
più sottili. Se le prime hanno un diametro di 10 micron, le seconde,
misurano solo 2,5 micron; le polveri sottili di un diametro
di 10 micron sono inalabili e si accumulano nei polmoni, quelle di un
diametro da 2,5 micron sono addirittura respirabili, ciò significa
che possono penetrare nei nostri polmoni fino ad accumularsi nel
sangue e raggiungere varie parti del nostro organismo. Così, se i
danni legati alle prime sono circoscritti al sistema
respiratorio, quelli legati alle polveri sottili PM 2,5
potrebbero estendersi anche ad altri tessuti.
Penetrazione
delle polveri nell'apparato respiratorio.
È evidente come le
nanopolveri siano in grado di
penetrare a
fondo nell'organismo e, si sospetta,
entrare
addirittura nel circolo sanguigno,
penetrando poi nelle cellule
Le Agenzie
Regionali per la Protezione Ambientale (ARPA) misurano i valori
delle PM10 che, In base alle normative vigenti, non possono superare
i 40 microgrammi per metro cubo, mentre la loro media giornaliera non
può superare i 50 microgrammi per metro cubo per più di 35 giorni
all’anno.
Per
quanto riguarda invece le PM2,5 l’Unione Europea ne ha fissato una
concentrazione limite di 25 microgrammi per metro cubo da rispettare
entro il 2015, ma ad oggi in Italia solo poche centraline sono in
grado di misurarle.
Ma
vediamo più a fondo che cosa sono queste micro polveri: mentre molte
di esse sono di origine naturale come il polline, le spore, il sale
marino, la terra alzata dal vento e non sono particolarmente dannose
per la salute, anzi in alcuni casi risultano persino benefiche (per
esempio l’aria ricca di iodio nei pressi del mare) quelle prodotte
dall’uomo sono spesso inquinanti e responsabili non solo
dell’inquinamento atmosferico ma anche di patologie acute
e croniche all’apparato respiratorio e cardio-circolatorio.
Le
fonti principali di questo inquinamento da nano polveri sono le
industrie, il traffico, l’agricoltura e la produzione energetica.
Durante i processi di combustione e gli altri processi di produzione,
vengono emesse sostanze inquinanti, alcune delle quali formano delle
sostanze inquinanti nocive reagendo con altre sostanze presenti
nell’atmosfera.
Le industrie sono responsabili delle emissioni di ossido di anidride carbonica, anidride solforosa, ossidi di azoto, piccole particelle di polvere, VOC (Composti organici volatili), metano, ammoniaca e radiazioni radioattive.
La combustione di carbone e gas naturale, che occorrono per produrre elettricità, causa il rilascio nell’aria dell’anidride solforosa, degli ossidi di azoto e dell’anidride carbonica. Ovviamente anche Il traffico favorisce l‘inquinamento da nano polveri attraverso le emissioni di anidride carbonica, ossido di carbonio, ossidi di azoto, VOC (composti organici volatili) e piccole particelle di polvere.
Le industrie sono responsabili delle emissioni di ossido di anidride carbonica, anidride solforosa, ossidi di azoto, piccole particelle di polvere, VOC (Composti organici volatili), metano, ammoniaca e radiazioni radioattive.
La combustione di carbone e gas naturale, che occorrono per produrre elettricità, causa il rilascio nell’aria dell’anidride solforosa, degli ossidi di azoto e dell’anidride carbonica. Ovviamente anche Il traffico favorisce l‘inquinamento da nano polveri attraverso le emissioni di anidride carbonica, ossido di carbonio, ossidi di azoto, VOC (composti organici volatili) e piccole particelle di polvere.
Gran
parte dell’inquinamento da nano
polveri deriva dal riscaldamento di case
ed uffici, che perciò è sottoposto a rigide norme, anche se spesso
disattese.
Accanto
a ciò, vi sono poi fonti di inquinamento spesso sottovalutate come
vernici, colle o cosmetici che liberano polveri inquinanti. Non
parliamo poi dei molti prodotti chimici (anidride carbonica,
monossido di carbonio) emessi quando si fuma.
La
riduzione di queste fonti di inquinamento è compito principale delle
Autorità, che per questo debbono essere continuamente sollecitate
dall’opinione pubblica adeguatamente sensibilizzata. Molto però
può fare anche il singolo, cercando di ridurre il riscaldamento
domestico, usando meno possibile l’auto e preferendo quelle a
ridotto o nullo inquinamento (elettriche o ibride), non fumando e
cercando di documentarsi sulla tossicità dei mobili a delle vernici
usate, in modo da scegliere quelle meno inquinanti.
Anche
nei luoghi di lavoro è possibile proteggerci, ad esempio usando meno
possibile stampanti laser, fax e fotocopiatrici (che emettono una
quantità di polveri sottili fino a 2 volte superiore
rispetto a quella contenuta nell’aria esterna) e magari mettendole
in corridoio o comunque non nella stanza dove si lavora.
Questo
per quanto riguarda la riduzione dell’inquinamento, ma per ciò che
riguarda la difesa dall’inquinamento che non possiamo ridurre?
Per
l’areazione domestica o in ufficio esistono degli efficienti
purificatori dell’aria; per chi deve invece obbligatoriamente
vivere in un ambiente inquinato esistono da sempre le mascherine
protettive.
Anche
in questo campo si sono fatti recentemente grandi progressi: infatti
accanto alle mascherine semirigide di carta, che possono servire
contro la comune polvere ma non riparano dalle PM10, e
a quelle che coprono naso e bocca con un tassello di tessuto, che
possono essere utili in ambito sanitario, evitando di disperdere
saliva, muco o particelle di sangue quando si è ammalati, esistono
poi quelle di tipo FFP3, che arrivano a trattenere fino al 99 per
cento delle particelle libere in aria, quindi ideali per ridurre
l’inalazione di polveri sottili nei giorni di grande inquinamento o
nel caso di lavoratori particolarmente esposti (es.vigili
urbani,saldatori ecc.).
2 commenti:
Articolo buono e lodevole ma sulle cause e sui fini iperprudente e super generico e magari è giusto così...
Sabato mattina scorso a Sasso un delirio di nanoparticolato in cielo, ma il popolo dorme, non vede, non sente e se ne frega, fa come quel tizio che cadeva dall'ottavo piano di un palazzo e ad ogni piano che passava, diceva tra sé: "Finora tutto bene, finora tutto bene"….
perchè NON SI VIETA l'uso dei soffioni per accantonare le foglie dei cortili privati, dei marciapiedi attigui alle abitazioni private ????
Perchè si permette di sollevare, sempre con i soffioni, quantitativi esagerati di polveri di diverso diametro agli addetti alla pulizia strade ???? Non dovrebbero bagnare prima e non dopo aver soffiato ????
Dove siete voi responsabili che NON vedete MAI nulla ????
Questi sono veri atti criminosi nei confronti dei più deboli come i "vecchi" come me ed i bambini, anche i vostri.
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