Di Andrea
Defranceschi,
Capogruppo
Movimento 5 stelle Regione Emilia-Romagna
“La Corte
dei conti vorrebbe chiedermi la restituzione di un anno di stipendio di due
persone che hanno lavorato.
Questo e' l'ennesimo sfregio di una burocrazia che non distingue il valore del lavoro dal furto. C'è chi viene pagato per lavorare e chi viene pagato nonostante non lavori.
Questo e' l'ennesimo sfregio di una burocrazia che non distingue il valore del lavoro dal furto. C'è chi viene pagato per lavorare e chi viene pagato nonostante non lavori.
Mi
contestano di averli pagati prima. Lo so, in Italia c’è il vizio di
pagarti (forse) 90 giorni dopo. Io invece li ho pagati anticipatamente
per il lavoro fondamentale che già mi stavano fornendo. E questo perché, causa
cambiamento in corsa dei regolamenti, si era paventato il rischio che
rimanessero scoperti.
Io capisco
che molte persone nella pubblica amministrazione vengono pagate con i soldi dei
cittadini per fare altro, magari per lavorare per il partito, magari perché
parenti o colleghi di un qualche studio: peccato che non siamo tutti uguali.
Capisco che
la Corte dei Conti non sia abituata a casi del genere, ma dovranno farsene una
ragione. Queste persone hanno lavorato e io le ho pagate con fondi che
spettavano loro in base alla normativa vigente. Punto.
Se dovrò
pagare di tasca mia due contratti di persone che si fanno il mazzo (perdonate
il termine ma rende il nostro modus operandi) perché ho anticipato i
loro stipendi per il rischio che rimanessero senza, lo farò. Ma non prima di
aver fatto ricorso al Tar, visto che i due contratti di lavoro sono già
stati accertati, documentati, legalmente ammessi dalla normativa regionale,
approvati dai revisori dei conti, da una sentenza della Corte Costituzionale,
nonché dalla mia personale consulente del lavoro. E non prima di aver capito
una cosa fondamentale: il metro di giudizio con cui la Corte dei Conti decide
cosa viene contestato e punito, e cosa invece tollerato.
Perché
faccio davvero fatica a capirlo: bene le auto blu e le vacanze a
Venezia, su cui ancora non ho sentito il pronunciamento (qual è il danno
erariale in questo caso? C'è stata e non lo sappiamo?), ma non due contratti di
lavoro, accertati, legalmente ammessi e con tutta la documentazione del lavoro
svolto?
In due giorni hanno esaminato faldoni di documenti da noi prontamente consegnati: carte su carte che testimoniano l’attività lavorativa, tra cui la stampa di mail intercorse in mesi di lavoro continuativo, le attività sul territorio e le interrogazioni prodotte. Il tutto per stipendi da mille euro al mese, perché di questo stiamo parlando.
In due giorni hanno esaminato faldoni di documenti da noi prontamente consegnati: carte su carte che testimoniano l’attività lavorativa, tra cui la stampa di mail intercorse in mesi di lavoro continuativo, le attività sul territorio e le interrogazioni prodotte. Il tutto per stipendi da mille euro al mese, perché di questo stiamo parlando.
Questo
mentre alla Corte dei Conti giacciono da anni, a memoria, una decina di miei
esposti per milioni di euro tutti debitamente documentati di cui non ho
più notizia.
Se è così,
e' proprio ora di smontare questo sistema e riscrivere le regole in base a un
nuovo principio: quello dell'onestà e della meritocrazia. Il resto, a casa.
E lasciateci
lavorare.”
2 commenti:
Quando si prendono provvedimenti contro la Politica o i Politici......accidenti,tutti sbagliano.Sbagliano i Giudici. ,sbagliano i Magistrati. ,sbaglia la Guardia di Finanza.....sbaglia la Corte dei Conti......
Bona!!!!! Non se ne puo' piu'!!!!/
State almeno zitti per favore!
fate come quelli che sono indagati e stanno al parlamento
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