lunedì 11 novembre 2013

Castiglione dei Pepoli. Pizza e cocaina. Due persone arrestate dai Carabinieri.




Pizza e ‘dopo pizza’ in un servizio di Castiglione dei Pepoli. Dopo una ‘ calda  e saporita quattro stagioni chi voleva poteva approfittare di un dessert del tutto speciale: una ‘pista’ di cocaina. A mettere fine all’illecito i Carabinieri di Castiglione dei Pepoli che, la scorsa settimana,  unitamente a quelli di Vergato, San Benedetto Val di Sambro e Lizzano in Belvedere, hanno arrestato un operaio di 48 anni e un 42enne dipendente di una pizzeria per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arresti sono stati eseguiti al termine di un’attività anti-droga iniziata dopo che i Carabinieri erano venuti a conoscenza che all’interno di una pizzeria della zona vi erano alcuni clienti che gradivano concludere la serata con un pista di cocaina fornita dal pizzaiolo. A finire in manette per primo è stato il 48enne, fermato e controllato nei pressi del locale che i Carabinieri stavano tenendo d’occhio da qualche girono. L’uomo, noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti, è stato perquisito e trovato in possesso di un involucro termosaldato, con 7 grammi di cocaina, nascosto sotto il sedile. La perquisizione è proseguita nell’abitazione, dove sono stati trovati , all’interno di un armadio, un bilancino di precisione e sostanza da taglio verosimilmente ottenuta con medicinali. Il 42enne, invece, è stato arrestato intorno alle 21 mentre infornava le pizze. Gli inquirenti, ispezionando uno scaffale del magazzino sotterraneo del ristorante, hanno rinvenuto un vassoio con una ‘striscia’ di cocaina e alcune schede telefoniche, probabilmente utilizzate per polverizzare la sostanza stupefacente. Accanto all’originale ‘menù’, sono stati rinvenuti tre involucri chiusi con 3 grammi di cocaina e un ritaglio di cellophane. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i due  sono stati condotti presso la casa circondariale di Bologna. Secondo quanto riferito dai Carabinieri, che hanno svolto le indagini, il pizzaiolo, incensurato, era conosciuto sia per la sua abilità professionale che per la premura che aveva verso quei clienti che gli chiedevano di andare a fumare una sigaretta nello scantinato, quando invece quella era una scusa per andare a sniffare la cocaina.

Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

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