giovedì 10 gennaio 2013

il 'bottino' dei Carabinieri attende i proprietari per la restituzione.



Ottimo  ‘bottino’ dei Carabinieri la scorsa notte. Il loro pattugliamento ha consentito di intercettare due ‘formazioni’ di ladri e di recuperare una bella quantità di refurtiva.
La caccia è iniziata alle 19 e 40 in via Gramsci a Bologna. La pattuglia dei Carabinieri ha notato una Opel Agila, con due persone a bordo, che stava transitando a bassa velocità, come stesse cercando di localizzare un posto preciso. Alla vista dei militari però il conducente ha accelerato imboccando via Gianni Rodari, una strada senza uscita. I due, quando si sono resi conto di essere in trappola, hanno abbandonato l’auto con il motore acceso e si sono dati alla fuga a piedi, scavalcando le recinzioni delle vicine ville E’ stata subito avvisata la centrale operativa per chiedere rinforzi e fornire la descrizione dei due malviventi. Entrambi erano vestiti di scuro e uno  indossava un cappellino da baseball. Contrariamente a quanto ipotizzato, l’Opel non era rubata, ma apparteneva a un soggetto noto perchè gravato da diversi precedenti di polizia, che dovrà ora spiegare molte cose.
La perquisizione  ha comunque permesso di rinvenire due cacciaviti, un paio di guanti neri, un PC marca ACER con batteria e caricabatteria, un crocefisso di bigiotteria e una cassetta audio con cavo per stereo.
Dopo un’ora circa, un’altra squadra di militari ha intercettato un’altra auto sospetta in via della Costituzione, una Lancia Y con due persone a bordo, un 32enne di Casalecchio di Reno  con precedenti di polizia per truffa e maltrattamenti in famiglia e un 24enne incensurato domiciliato a Milano. Il conducente, quello più grande, che tentava un accenno di fuga impedito dai Carabinieri, calzava un paio di guanti neri e aveva un auricolare inserito nell’orecchio destro, poi risultato collegato a una radio ricetrasmittente accesa e sintonizzata sulla frequenze delle forze di polizia. Sui sedili posteriori c’erano diversi utensili da scasso, tra cui un piede di porco, una torcia rossa e un sacchettino con della bigiotteria da donna (nove collane, quattro bracciali, sette fedine di acciaio), un portafogli da uomo e altri oggetti, presumibilmente prelevati dal cassetto di qualche sfortunato cittadino. Anche il passeggero indossava lo stesso equipaggiamento ‘tattico’: guanti, ricetrasmittente, torcia, utensili da scasso e altri grimaldelli specifici per forzare porte e finestre. La lista degli oggetti ritrovati prosegue perché, all’interno dell’auto, sono stati rinvenuti anche un PC portatile Asus, due macchine fotografiche e un telefono cellulare. La Lancia Y era stata rubata una settimana fa a una signora di Cesena.
Le indagini hanno rilevato che poche ore prima ad Anzola dell’Emila  vi era stato un furto in abitazione dove erano stati razziati un PC portatile e dei gioielli. Invitato in caserma il derubato ha riconosciuto e riottenuto una parte della refurtiva. Intanto altri militari sono andati a Casalecchio di Reno, a casa del 32enne, per verificare se vi fosse altra refurtiva nascosta. All’interno dell’abitazione sono stati trovati tre computer portatili, una videocamera, due macchine fotografiche, una scatola con 25 cartucce per fucile calibro 12, un telefono cellulare, tre orologi, tra cui un pregiatissimo Rolex, della bigiotteria e due TV maxischermo (32 e 50 pollici).
Il rimanente bottino, sequestrato e custodito dai Carabinieri, non è stato ancora riconsegnato ai legittimi proprietari, perché  sconosciuti. Coloro che avessero recentemente subito un furto nel territorio di Crespellano sono invitati a recarsi in caserma per visionare la refurtiva.
I due malviventi sono stati tradotti questa mattina nelle aule del Tribunale di Bologna per il processo per direttissima.
Un’eventuale connessione e complicità tra i due fuggitivi e i due  arrestati è ancora al vaglio degli investigatori dell’Arma.

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