Mauro Nativi illustra i suoi lavori. |
Polenta, cultura e un gruppo di affezionati cultori
delle bellezze dell’Appennino e del cibo montanaro hanno riempito domenica scorso il caseggiato
di Tavernola a Grizzana Morandi.
Organizzatore il professor Dario Mingarelli che dispone
di una delle case storiche del borgo. Al
mitico impasto di farina di granoturco, condito in diversi modi fra i quali non
poteva mancare il cinghiale, si è aggiunta l’esposizione di quadri di Mauro
Nativi e Sauro Benassi, il primo di Pavana e il secondo di Grizzana. Nativi ha
ritratto i borghi più significativi dell’Appennino tosco emiliano. I suoi quadri
ordinati in modo semplice, quasi a sembrare improvvisato, hanno beneficiato
dalle bella cornice offerta dal muro in
sasso tagliato e pietra di fornace.
L’antica costruzione, all’apparenza poco stabile è
invece solida e secolare.
I lavori in inchiostro di china acquerellati sono realizzati con una tecnica ottocentesca
capace da dare fedeltà assoluta all’immagine. Pezzi unici dell’Appennino, frutto anche di una ricerca storica e
culturale dell’autore che lo ha portato a scovare e a immortalare i luoghi più
integri della montagna tosco emiliana. Fra i borghi non potevano mancare La Scola
, Tavernola e diversi scorci di Castel di Casio, paese che ospita l’artista in
occasione dell’annuale rievocazione storica medievale.
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