sabato 24 marzo 2012

Marzabotto: sei donne che si dividono fra officina e solidarietà.








Si chiama ‘Gierre ‘, è a Marzabotto, è giovanissima, perfeziona particolari meccanici del settore motoristico ed ha una grande singolarità: tutte le operatrici sono donne che, capaci di combinare femminilità e operatività, affrontano i comandi di macchine utensili con inaspettata sicurezza come fossero carrozzelle per bambini. Ultimo particolare, non secondario, sono tutte ‘carine ’.

Marzabotto ancora una volta dimostra di essere il laboratorio del mondo che arriva. Le sei belle operatrici della macchina utensile sono le sorelle Roberta (amministratore unico), Simonetta ( ufficio acquisti) e Virna (qualità e logistica) , con le amiche Pier Paola, Cristina e Natalia. “Abbiamo ripreso un’idea di mio padre Gino,” spiega Roberta Neri. “L’azienda ha il nome Gierre perché porta la G di Gino e la R di Roberta. Siamo sicure che nostro padre da lassù approva e ci darà certamente una mano”.

L’attività meccanica si aggiunge a quella di ‘medicina e sicurezza ’ negli ambienti di lavoro della ‘Island s.r.l. con la quale le sei operatrici della Gierre dividono il capannone. “La dotazione strumentale non è ancora completa”, spiegano. “Sono presenti alcune macchine utensili con cui facciamo già alcuni lavorazioni e siamo in attesa della ‘sabbiatrice’. Al momento siamo contoterzisti e lavoriamo per un’azienda bresciana che collabora con la Piaggio e la General Motors . La sabbiatrice ci consentirà di rispondere a pieno all’intera richiesta di lavoro”.

Roberta poi aggiunge, per rimarcare l’attivismo del gruppo, che sta per aprire i battenti una terza azienda di abbigliamento che importerà capi dalla Cina. La nuova realtà è stata chiamata ‘Man Man Lai’ che significa ‘piano piano’ in cinese. La responsabile è Tiziana, un’altra amica, cosicchè il gruppo salirà a sette componenti: ‘le magnifiche sette’ . E c’è da dire che ‘man man lai’ il gruppo avanza inesorabile tant’è che Roberta precisa “Stiamo già valutando di affittare un altro capannone poiché qui tre aziende ci stanno strette”. Simonetta aggiunge: “Abbiamo voluto seguire gli insegnamenti di nostro padre che ci ha lasciato un esempio che vale più di ogni altra cosa: non perdersi mai d’animo e adattarsi al nuovo facendo sempre di necessità virtù”.

Il gruppo non si limita alla severa lavorazione meccanica, ma pensa anche alla beneficenza. “Fra un’azienda e l’altra, “ sottolinea Roberta, “ci siamo impegnate nella vendita di uova pasquali a favore di Ant , per non dimenticarci che la solidarietà oggi è divenuta un obbligo e speriamo che ci sia chi accolga il nostro invito ad aiutare chi ha necessità”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Auspiso prestissimo un presidente della Repubblica DONNA.

Brave.

Marco.

Anonimo ha detto...

ma come sei belina tesoro