lunedì 13 dicembre 2010

Poliambulatorio di Vado










L’annuncio del depotenziamento del Poliambulatorio di Vado con la chiusura dei servizi di pneumologia e ecografia, cui segue il trasferimento del personale affidato alle due specializzazioni, ha allertato gli abitanti della Valle del Setta. Si teme che questa sia una prima operazione per allontanare dal polo medico gli utenti della vallata e che porti nel tempo alla chiusura dell’importante presidio in contrasto con quanto invece si progetta da anni e cioè il trasferimento del poliambulatorio in una nuova struttura con spazi adeguati a garantire agli specialisti una operatività ottimale e agli utenti un accesso accogliente. Il presidente della consulta cittadina Massimo Mazzini ricorda: “Il nuovo poliambulatorio ci è stato promesso fin da 2008. Ha già un’area dove essere collocato e il costo preventivato per la costruzione che è di un milione e seicento mila euro. “L’amministrazione comunale, guidata allora dal sindaco Andrea Marchi, ha accantonato 150.000 euro per il poliambulatorio e si era impegnata a rendere edificabile la struttura in uso ora per rendere più remunerativa la vendita. Da Sasso Marconi a Castiglione dei Pepoli è l’unico polo medico specialistico,” conclude piuttosto allarmato. “La nuova struttura avrebbe dovuto essere anche la sede di un nuovo servizio per l’organizzazione di un controllo mirato per le ‘persone deboli’ come gli anziani,” precisa ancora Massimo Tagliati. La farmacista Erica Zanarini aggiunge: “E’ un riferimento irrinunciabile per tutti gli abitanti della valle”. Andrea Bartolotti e Davide Serra sono in linea con i concittadini: “E’ una presenza indispensabile”. Andrea Nerozzi e Nino Bertozzi membri della consulta rimarcano il valore del servizio: “La Valle del Setta merita questa presenza. Garantirebbe anche un presidio medico diurno continuo”. L’artigiano Giuseppe Benassi è perentorio, il poliambulatorio ci deve essere e ben funzionante. “Dobbiamo migliorare quello che hanno fatto i nostri padri”. Il medico di base Luigi Bertini ricorda come il poliambulatorio sia utile: “Noi medici di base abbiamo costituito una rete di comunicazione per avere in tempo brevissimo tutte le notizie dei nostri assistiti. Il Poliambulatorio è un polo organizzativo primario”. L’assessore alla sanità di Monzuno, Antonella Sarti, precisa che l’amministrazione comunale, condividendo la preoccupazione dei cittadini, non è stata a guardare e ha già sollecitati i vertici dell’Asl e il ministro della salute Ferruccio Fazio. “Stiamo aspettando risposte”, ha precisato l’assessore.

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