sabato 24 ottobre 2009

La tartufesta di Sasso Marconi











Chi vorrà acquistare un etto di pregiato tartufo bianco dovrà sborsare dai 160 ai 280 euro, secondo, ovviamente, la pezzatura dell’apprezzatissimo tubero. Alla tartufesta di Sasso Marconi, che si tiene oggi e il prossimo fine settimana, a questo prezzo lo propone Tiberio Roncuzzi di Ravenna il quale ha in vendita tanto tartufi dell’Appennino, quanto quelli estratti nella sua città, dove il tartufo, assicura il cercatore “lo si trova persino ai piedi dei tigli della stazione ferroviaria”. Il primo novembre apre anche la raccolta del ‘bianchetto’, racconta il ravennate, e quindi il prossimo fine settimana gli amanti del tartufo potranno valutare se orientarsi in questa seconda tipologia. Chi poi vorrà stuzzicare o appagare il proprio appetito con le semplici offerte della tradizione collinare potrà recarsi allo stand dell’Antico Mondo Contadino, per crescentine e tigelle farcite con ogni tipo di affettato. Il presidente dell’associazione Luciano Barbieri ha ricordato che la sosta allo stand serve anche per fare beneficenza: “Con gli introiti dello scorso anno abbiamo contribuito all’acquisto di un pulmino per la Pubblica Assistenza di Sasso Marconi e donato 5.000 euro all’Istituto Ramazzini. Alla tartufesta si può trovare di tutto e di più. Lo stand del Forno Poppi, che opera a Borghetti e a Borgonuovo, propone, fra l’altro, ‘torta di riso, tortellini e sfrappole’ il tutto ‘fatto come una volta’. L’abbigliamento Bertocchi, gestito da Gianluca Castagnoli’ si è trasferito per la festa in via Stazione: “Se la stagione ci aiuta, i due finesettimana faranno certamente registrare un successone”, ha detto. L’effetto calamita è stato affidato ai due ristoranti: a quello gestito dai tartufai nel campo sportivo parrocchiale e a ‘L’Isola del Gusto’ la cui gestione è affidata alle associazioni, come la pro-loco. Domenica è stato affidato agli allievi dell’Alberghiero di Casalecchio di Reno e il menù presentato dai ragazzi, coordinati dal professor Simone Fogacci e da Domenico Rosselli ha incantato. Fra gli stand, quello dei vini dell’Azienda Capucci di Moglio, una zona vitivinicola celebre già nel settecento. Tra i formaggi, quelli di Nicola Fenu che ricava dal suo allevamento di Ovini a Montechiaro pecorini gustosi. Sale aromatico, mascherine, bamboline profumate, cuscini e accumulatori di calore sono le particolarità di Lorena Monti. Infine, una melagrana del peso di 1.300 grammi di Eugenio Giberti cresciuta in un giardino di via Stazione a Sasso Marconi è esposta nella vetrina di Maria Rosa Zocca.

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