Riceviamo:
Diversi i dati analizzati: i temi affrontati nei colloqui, riguardano in
particolare la sfera relazionale, personale e familiare (per studenti e
genitori), mentre i docenti richiedono maggiormente consulenze e aiuto nella
gestione di dinamiche comportamentali e relazionali in classe e nel rapporto
coi genitori e con colleghe/i.
Un dato particolarmente rilevante riguarda il forte aumento rispetto allo scorso anno, degli invii al territorio (servizi educativi, sociali e sanitari), che denota anche un maggior raccordo tra le scuole ed i servizi (per il primo ciclo, si evidenziano principalmente invii ai Servizi educativi, per il secondo ciclo, alla Neuropsichiatria e Spazio giovani).
Sono emersi anche nodi critici, come ad esempio il turn over elevato dei professionisti dello sportello, che ostacola fortemente il radicamento strutturale di questa figura all’interno della scuola e quindi del servizio offerto. Le indagini svolte, quindi, hanno permesso di raccogliere e analizzare sia aspetti qualitativi che quantitativi dell’attività dello sportello, in quanto luogo di presidio tra scuola e territorio e di intercettazione e facilitazione della lettura delle diverse forme di disagio, e di programmare, grazie alle alla lettura dei dati, azioni condivise e piste di lavoro, sia di ambito metropolitano che locale, in rete con gli altri soggetti del territorio (servizi educativi, sociali e sanitari).
Il monitoraggio è stato presentato nei giorni scorsi durante l'incontro Lo sportello di ascolto a scuola, nell’area metropolitana di Bologna , rivolto a operatori e operatrici di sportello d'ascolto e docenti interessati e ai servizi socio-sanitari educativi del territorio.
Sara Accorsi, consigliera metropolitana a Welfare
metropolitano e lotta alla povertà, ha commentato: “La condivisione dei dati
del report è stata l’occasione per ringraziare chi opera attivamente negli
sportelli attivati nelle scuole di ogni ordine e grado e negli enti di
formazione di tutto il territorio metropolitano ed è stata accompagnata
da una interessante interlocuzione con i/le partecipanti, da cui è emerso che
l’attivazione degli sportelli ha generato nelle diverse realtà altre buone
pratiche di risposta ai bisogni di studenti/studentesse, del corpo insegnanti e
delle famiglie.
Creare occasione di confronto sull'analisi dei dati raccolti è
fondamentale per individuare nuove azioni da mettere in campo al fine di
accrescere l’efficacia degli sportelli stessi”.
Sito dedicato in cui è possibile consultare la registrazione
dell’incontro: www.cittametropolitana.bo.it/sanitasociale/infanzia_adolescenza
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