In due, armati di badile, da Rioveggio sono accorsi a Faenza per liberare la piazza dal fango
Giorgia ( nella foto), che lavora come barista al Punto Bar di Sasso Marconi, domenica scorsa ha attaccato al chiodo grembiule, ha abbandonato la macchina del caffè e, con un compagno d’avventura, ha raggiunto Faenza per liberare dalla grande mole di fango la piazza su cui si affaccia il ristorante di un amico. E’ il Lowe con cucina di pesce di Gianluca Gangetti, sommerso da tre metri di detriti e fango. L’acqua del fiume che fiancheggia la cittadina ha superato l’altezza del ponte e ha allagato il caseggiato, trascinando una enorme ondata di fango.
Ha perso tutto,” racconta Giorgia riferendosi all’amico che ha aiutato. “ Aveva lasciato Ziribega di Monteveglio, e con la moglie e due bimbi piccoli, ha aperto con entusiasmo il suo ristorante specializzandolo in piatti a base di pesce. Ora gli è arrivata fra capo e collo questa tegola. Non potevamo essere indifferenti”, spiega l’angelo del fango. “ E’ stata una faticaccia, ma anche, e forse soprattutto, una bella lezione di vita. La voglia romagnola di risorgere e di non arrendersi mai e stata illuminante. Non ci siamo trovati tra persone afflitte e disperate, ma tra gente che, nonostante tutto, ha il sorriso sulle labbra. C’è stato persino chi fra il fango ha trovato un pallone e subito ha avviato un attimo di divertito relax con palleggio collettivo.
Giorgia non dimentica l’amico ricordando che un aiuto
lo possono dare tutti. Egli infatti ha attivato una raccolta cui tutti posso
aderire. Non importa la cifra, anche gli spiccioli sono utili, sottolinea
Giorgia, ancora elettrizzata nel raccontare la sua bella e singolare esperienza.
Riportiamo le indicazioni:
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