martedì 26 giugno 2018

Chiusi due centri massaggi per "favoreggiamento della prostituzione".

Per indagare, i Carabinieri si sono finti elettricisti e antennisti. I due centri erano molto frequentati negli intervalli di 'pausa mensa'. Nei guai due donne


Favoreggiamento della prostituzione. Di questo risponderanno due donne - una 40enne moldava e una 30enne rumena, incensurate - denunciate dai Carabinieri al termine di una lunga indagine che ha portato allo scoperta di due centri massaggi 'hot', uno a Calderara e uno in via del Gomito a Bologna. Per i due centri "Rosy relax" e "Beauty relax" sono scattati i sigilli ieri mattina.
L'attività investigativa - durata 4 mesi -  e coordinata dal pm Marco Forte, è partita dalla denuncia di un parente di una lavoratrice che "si è fidato dell'Arma - ha detto ai cronisti il tenente colonnello Marco Centola che ha sottolineato - l'operazione è stata conclusa dalle due stazioni, quindi pochi uomini e risorse limitate, quindi è una nota di merito".
Nelle due strutture monitorate lavoravano sette ragazze, di età compresa tra i 24 e i 35 anni, sia italiane che straniere, prevalentemente dell'Est "ma il turn-over era alto" ha detto Elio Norino, comandante della Stazione di Borgo Panigale. 
Per indagare, i militari si sono finti elettricisti e antennisti. Hanno così potuto attenzionare le due strutture senza destare sospetti. Nulla da eccepire sulle condizioni igieniche dei locali - ritenute "perfette", come riferisce il Comandante della stazione di Calderara Enrico Trimboli "erano frequentati solo da clienti maschi e soprattutto durante la pausa pranzo lavorativa".
Oltre ai massaggi, si sarebbero effettuati 'happy ending' per i quali i clienti retribuivano direttamente le massaggiatrici, con un extra budget che variava dai 25 ai 40 euro





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