Fine mese con raggiri, tentati e messi a
segno: in tre hanno 'mangiato la foglia', ma un 84enne e una 104enne
sono cadute nella trappola
Ultimo giorno del mese all'insegna delle truffe, tentate e
messe a segno, agli anziani: in
tre hanno intuito il raggiro,
ma un 84enne e una
104enne sono
cadute nella trappola.
Bottino ricco
La
prima si è consumata intorno alle 11.30 in via Albinoni, a San
Ruffillo, quando il solito "tecnico" ha suonato alla porta
di un 84enne perché dalle tubature del suo appartamento sarebbe
uscita acqua talmente inquinata da danneggiare addirittura i gioielli
riposti nella cassaforte, così lo ha invitato a riporli in una
scatola all'interno dell'armadio. Mentre l'anziano si dava da
fare ad aprire e chiudere l'acqua, il finto tecnico è uscito di casa
con la scusa di dover effettuare controlli all'interno dello stabile.
E' stata la moglie 76enne della vittima che, al suo rientro a casa,
si è resa conto del furto di orologi e gioielli per un valore di ben
15mila euro.
La vittima ha 104 anni
Poco
dopo le 15 è stata la volta di donna, classe 1914, residente in
via Zampieri, nel quartiere Navile: questa volta il "copione"
è quello dell'avvocato che le ha telefonato comunicandole un
incidente in bici del figlio che lo avrebbe incaricato di chiedere
del denaro per sostenere le spese legali. L'uomo, descritto come ben
vestito, italiano, sui 30 anni, è quindi arrivato a casa
dell'anziana che lo ha fatto entrare e gli ha mostrato 600 euro
appoggiati su un mobile. Quando il truffatore è uscito la nonnina è
andata da una vicina di casa per sfogarsi e riferendole di
essere preoccupata per il figlio. E' stata proprio la ragazza che
l'ha invitata a chiamare prima il figlio e poi il 113. Ma non era
finita: il truffatore le aveva rubato anche 250 euro che aveva
lasciato nella borsa.
Talvolta la prevenzione funziona
Evidentemente
i tanti incontri e le campagne
di
sensibilizzazione portate avanti dalle istituzioni e dalle forze
dell'ordine hanno dato qualche frutto: a fronte dei due anziani
raggirati, altri tre "hanno mangiato la foglia".
Il
truffatore che ha agito in via Fratelli
Rosselli è andato via a mani vuote,
nonostante avesse tentato un doppio colpo. Alle 13 si è presentato
come termo-tecnico e ha fermato una 79enne in strada, offrendosi
anche di aiutarla a portare la spesa. Questa volta la frottola
dell'acqua inquinata che danneggerebbe i gioielli non ha funzionato
ed è stato costretto a prendere la porta. L'anziana ha chiamato il
113, riferendo che anche i suoi vicini di casa, moglie e marito di 80
e 88 anni, avevano "ricevuto visite", ma non erano cascati
nel tranello.
Alla
stessa ora "un dipendente di una compagnia di
assicurazioni" stava telefonando a una 77enne in via
Zaniboni e chiedeva denaro come cauzione per il rilascio del marito
che aveva provocato un incidente con un'auto senza copertura
assicurativa. Alla terza telefonata però è stato costretto a
desistere, perché la donna lo ha affrontato: "Mio
marito sta bene tu sei un truffatore e io chiamo la Polizia".
E così ha fatto.
Da
Bologna Today
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