martedì 11 luglio 2017

Trentaseienne italiano arrestato per resistenza a un pubblico ufficiale dopo un inseguimento di 30 km.



Foto dall'archivio dei Carabinieri Bologna.

Per le strade di Bologna una scena come in quelle dei telefilm ' Squadra Speciale Cobra 11'. 

E’ accaduto ieri sera presso l’ex “Manifattura Tabacchi”, dopo che alcuni operai impiegati nella demolizione dell’area avevano segnalato ai Carabinieri la presenza di persone dedite a bivaccare nella zona interessata dai lavori. 
L’attenzione dei militari intervenuti sul posto è stata richiamata dai movimenti sospetti di un’automobilista che, dopo essere sceso da una Dacia Sandero dotata di un adesivo con il logo per i disabili e con una carrozzina sistemata nel bagagliaio, s’incamminava normalmente, senza mostrare alcuna difficoltà nella deambulazione, in direzione di un altro soggetto che lo stava aspettando nei pressi della rete perimetrale del cantiere. I due individui si scambiavano qualcosa, poi, alla vista dei Carabinieri che si stavano avvicinando, si davano alla fuga. Il soggetto a piedi riusciva a dileguarsi, mentre l’automobilista risaliva velocemente a bordo dell’auto e partiva a tutta velocità verso via Stalingrado. I militari azionavano i dispositivi di segnalazione luminosi ed acustici e iniziavano l’inseguimento dandone immediata comunicazione alla Centrale Operativa del 112. La Dacia Sandero, sempre seguita a breve distanza dalla pattuglia, s’immetteva su via Stalingrado, svoltava bruscamente in via Otello Bonvicini, cercava di seminare i Carabinieri infilandosi nel parcheggio di un hotel, poi usciva su via Giovanni Casoni e tornava in via Stalingrado (nonostante il semaforo rosso), dove invertiva il senso di marcia e imboccava via Tazio Nuvolari e via Michelino fino a raggiungere il casello autostradale della A14 “Bologna Fiera”. L’auto entrava in autostrada e proseguiva la fuga in direzione della tratta Milano/Firenze, raggiungendo una velocità superiore ai limiti consentiti dal Codice della Strada e tentando di speronare l’autoradio. In particolare, il conducente della Sandero effettuava repentini cambi di corsie e con brusche manovre a zig-zag tra i veicoli, costringeva le auto e i camion in transito a frenate improvvise. In prossimità dei vari svincoli, il conducente della Sandero faceva delle “finte”, scartando di lato all’ultimo momento, e infine s’immetteva sulla A1 in direzione di Milano, sempre guidando in maniera folle e pericolosa. 
Durante queste concitate fasi l’uomo alla guida, che aveva il finestrino lato conducente completamente aperto, si liberava di alcuni involucri gettandoli dal veicolo in corsa. Una volta giunti nei pressi dell’area di servizio “Pioppa Est”, la Sandero si spostava verso destra, come se volesse accedervi, mantenendo un’andatura pericolosissima. A quel punto i Carabinieri, onde evitare l’investimento dei pedoni presenti nell’area di servizio, affiancavano rapidamente la Sandero e dopo una non facile manovra, costringevano l’autista a fermarsi. Questi scendeva dall’auto nel tentativo di proseguire la fuga a piedi, ma veniva raggiunto e bloccato dai Carabinieri. 

All’interno dell’auto che risultava intestata a un parente dell’autista, è stata trovata una dose di cocaina. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il soggetto, identificato nel trentaseienne italiano, incensurato, è stato tradotto in carcere.

Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna


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