Un
anno e otto mesi per Fabio Filippi, un anno e quattro mesi per Andrea
Leoni, Ubaldo Salomoni e Mauro Malaguti. Sono le condanne pronunciate
dal Gup Domenico Panza a Bologna per quattro ex consiglieri regionali
Pdl, che hanno scelto di essere processati con rito abbreviato, per
le spese messe a rimborso del gruppo. Per altri 12 imputati, sempre
per peculato, è stato invece disposto il rinvio a giudizio per
novembre: tra di loro ci sono anche l'attuale capogruppo di Forza
Italia Galeazzo Bignami e il consigliere in carica Enrico Aimi.
Alcuni degli imputati rispondono per i rimborsi del gruppo Pdl tra il 2010 e il 2011, altri erano nei gruppi di Fi e An nella legislatura precedente e i fascicoli sono stati unificati.
I condannati sono stati comunque assolti da diverse imputazioni: Filippi è stato dichiarato responsabile limitatamente a 21mila euro di spese, Leoni per circa seimila, Salomoni per 3.400 euro e Malaguti per circa mille; importi inferiori alle contestazioni della Procura.
Alcuni degli imputati rispondono per i rimborsi del gruppo Pdl tra il 2010 e il 2011, altri erano nei gruppi di Fi e An nella legislatura precedente e i fascicoli sono stati unificati.
I condannati sono stati comunque assolti da diverse imputazioni: Filippi è stato dichiarato responsabile limitatamente a 21mila euro di spese, Leoni per circa seimila, Salomoni per 3.400 euro e Malaguti per circa mille; importi inferiori alle contestazioni della Procura.
Nell'ultima
udienza il Pm Antonella Scandellari aveva chiesto due anni e quattro
mesi per Leoni, due anni per Filippi, un anno e sei mesi per Salomoni
e Malaguti. A Filippi erano contestate spese per entrambe le
legislature (inizialmente 56mila e 94mila euro), così come a Leoni
(84mila e 61mila), mentre Malaguti rispondeva per rimborsi percepiti
nel biennio 2010-2011 (53mila euro), Salomoni per i due anni
precedenti (28mila euro). Delle somme per cui è stata dichiarata la
responsabilità è stata disposta la confisca e gli imputati sono
stati interdetti dai pubblici uffici per la durata della pena, che
beneficia comunque della sospensione condizionale. Il processo è
l'esito dell'indagine della Procura e della Guardia di Finanza che
aveva coinvolto consiglieri di tutti i gruppi, e per molti degli
altri ormai sono arrivate sentenze, in abbreviato e in ordinario. Per
altri, ad esempio gli ex Pd a dibattimento, la decisione è attesa
dopo l'estate. "Si tratta di una sentenza equilibrata, rispetto
alle premesse", ha commentato l'avvocato Riccardo Artelli,
difensore di Leoni. "Per noi - ha aggiunto - è stato un
processo difficile perché abbiamo dovuto documentare spese vecchie
di anni, con tutta la documentazione sequestrata dalla Gdf". Per
l'avvocato è positivo che il giudice abbia dichiarato
l'insussistenza del peculato per "più del 90%" delle
contestazioni mosse a Leoni. "E' un risultato - ha concluso -
che comunque non ci soddisfa pienamente e, una volta lette le
motivazioni della sentenza, vedremo di fare appello". Oltre a
Bignami e Aimi, a processo andranno Luigi Villani, Luca Bartolini,
Gianguido Bazzoni, Marco Lombardi, Andrea Lombardi, Alberto Vecchi,
Gioenzo Renzi, Giorgio Dragotto, Luigi Francesconi e Giannni Varani.
( ANSA)
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