Giovanni Favia, consigliere regionale indipendente, scrive:
Domani sarò in Piazza insieme a migliaia di bolognesi, come ogni anno senza bandiere di partito o loghi da far sventolare. Sarò presente come cittadino, non solo per esprimere vicinanza ai familiari delle vittime ma soprattutto per tenere viva la memoria di quel tragico evento e ricordare a chi ci governa che la strage di Bologna è ancora una ferita aperta nel cuore della città, una strage irrisolta.
È infatti incredibile che a distanza di 33 anni non si conosca ancora la verità sul 2 agosto, così come su tutte le 14 stragi italiane a cui non è stata messa la parola fine. In nessuna infatti si è mai riusciti ad andare oltre agli esecutori materiali, lasciando impuniti mandanti ed ispiratori politici. Non un caso che Licio Gelli, maestro venerabile della loggia massonica P2, sia stato condannato per depistaggio delle indagini insieme ad alcuni vertici massimi dei servizi segreti del SISMI tra cui Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte. Chiediamo che venga fatta finalmente giustizia per le tante vittime, ma anche per tutto il popolo italiano. E che venga resa pubblica tutta la documentazione d’archivio, compresa quella dei servizi della Polizia e dei Carabinieri e mai consegnata agli inquirenti. Anche a distanza di 33 anni bisogna fare tutto il possibile affinché nessun colpevole rimanga impunito. Bologna aspetta da troppo tempo la verità.
1 commento:
Per quanto riguarda la verità sulle "stragi di stato" non se ne mai venuto a capo.
La storia, fra altri 30' anni racconterà che fu una strage voluta in sordina, con l'intenzione di zittire e spaventare, da parte di tutti coloro che in questi anni, hanno portato l'italia allo sfacelo.
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