ASL informa:
Un unico
sportello al quale i cittadini possono rivolgersi per richieste di assistenza
socio-sanitaria, come accessi in strutture residenziali, in centri diurni o
alle cure domiciliari, e per la scelta delle Assistenti familiari, le
cosiddette badanti. E’ la novità, già sperimentata nei Comuni dei distretti di
Bologna e di Casalecchio di Reno, che punta a valorizzare la figura delle
Assistenti familiari attraverso l’inserimento a pieno titolo nella rete
integrata dei servizi socio-sanitari.
Una nuova
modalità di accesso ai servizi socio-sanitari già testato positivamente a
Bologna e a Casalecchio di Reno nell’ambito dei progetti Badabene e Badando,
che la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Bologna (CTSS) vuole
estendere a tutti i distretti dell’area metropolitana. In accordo con le
Organizzazioni Sindacali, la CTSS ha costituito il laboratorio provinciale
Assistenti familiari e rete per la domiciliarità, coordinato dall’Ufficio di
piano per la Salute e il Benessere Sociale del Distretto di Casalecchio di Reno
e con la collaborazione del Servizio politiche attive del lavoro e formazione
della Provincia di Bologna, che ha redatto linee di indirizzo specifiche.
“Sappiamo
bene quanto sia necessario semplificare la vita dei cittadini che si confrontano
con problemi così faticosi - ha dichiarato il Presidente della Conferenza
Territoriale Sociale e Sanitaria di Bologna, Giuliano Barigazzi -. L’esperienza
condotta negli ultimi due anni a Bologna e a Casalecchio – ha proseguito
Barigazzi - ha dimostrato di funzionare, e anche per questo siamo
particolarmente lieti di presentare, oggi, un percorso orientato al sostegno
concreto delle famiglie e a garantire più qualità al nostro sistema, che ci
auguriamo si estenda rapidamente all’intera area metropolitana”.
Le nuove
linee di indirizzo Assistenti Familiari e rete per la domiciliarità saranno
presentate domani, giovedì 6 giugno, alle 11, nella sede della Provincia di
Bologna, Sala dello Zodiaco, in via Zamboni 11. Interverranno Giuliano
Barigazzi, Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di
Bologna, Giuseppe De Biasi, Assessore alla Istruzione, Formazione e Lavoro
della Provincia di Bologna, Simone Gamberini, Sindaco di Casalecchio di Reno,
Monica Minelli, Direttore del Dipartimento delle Attività Socio-Sanitarie della
Azienda Usl di Bologna, Luca Rizzo Nervo, Assessore alla Sanità e Integrazione
Socio-Sanitaria del Comune di Bologna.
Badabene e
Badando hanno consentito di dare risposte più flessibili alle richieste dei
cittadini, offrendo loro assistenza socio-sanitaria e orientandoli, attraverso
un albo pubblico specifico, nella scelta e nella assunzione in regola di
Assistenti familiari adeguatamente formate.
Il progetto
Badabene del Distretto di Bologna, attivo dal 2010, attraverso la rete dei
servizi sociali presenti nei nove quartieri della città e il punto unico di
accesso dell’ASP Giovanni XXIII ha garantito risposte socio-assistenziali a
circa un migliaio di cittadini non autosufficienti. Dal 2008, inoltre, 381
cittadini, individuati secondo precisi criteri ISEE, hanno beneficiato,
attraverso progetti finanziati dalle Fondazioni Bancarie cittadine e dal Fondo
Regionale per la Non Autosufficienza, di contributi economici una tantum per
l’assunzione in regola di una Assistente familiare.
Il progetto
Badando del distretto di Casalecchio di Reno, attivo dal 2009, ha fornito
risposte socio-assistenziali a 735 cittadini non autosufficienti. 474 i
contratti di assunzione di Assistenti familiari, stipulati al 31 dicembre 2012,
14 i contributi una tantum erogati dal Comune di residenza, secondo precisi
requisiti ISEE.
L’Istat e il
Censis stimano che in Italia, nel 2011, fossero oltre 2 milioni e 700 mila le
persone parzialmente o del tutto non autosufficienti, con un trend di crescita
proiettato verso i 3 milioni nel 2015. Gli stessi enti di ricerca hanno
stimato, nello stesso anno, la presenza di 774.000 Assistenti familiari, 700
mila delle quali straniere.
Nella
Provincia di Bologna, secondo il censimento 2011, sono 235.954 i cittadini
anziani over 65, pari al 23,4% dell’intera popolazione provinciale.
L’osservatorio delle immigrazioni della Provincia di Bologna stima in 18.800 le
Assistenti familiari straniere sul territorio provinciale, dato verosimilmente
sottostimato a causa di presenze irregolari e lavoro nero. Nello scorso mese di
ottobre 2012 la Provincia di Bologna ha registrato 3.267 domande di emersione
di impiego irregolare, 2.985 delle quali per lavoro domestico. Un dato in calo
progressivo rispetto alle 6.511 domande del 2009 e alle 9 mila del 2002.
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