Il pannello informativo degli studenti. |
Marzabotto ha
un nuovo Centro Raccolta Rifiuti.
E’ stato
infatti inaugurato oggi, 5 giugno, il nuovo punto di servizio ai cittadini del
Comune per ottimizzare la raccolta, agevolare il riutilizzo della materia prima
e contenere l’enorme spreco della ‘possibile risorsa rifiuto ’.
L'attesa |
La nuova
struttura, la cui gestione è stata affidata ad Auser, è collocata nelle
vicinanze del magazzino comunale ed è composta da una serie di contenitori di
diversa capacità a seconda del tipo di rifiuto cui sono destinati. All’interno,
in modo selezionato possono essere posti
tutti i tipi di rifiuti, da quello
semplice a quello ingombrante (oggi troppo spesso lasciati incivilmente su aree
abbandonate e nel letto dei fiumi).
Il taglio del nastro con un giovanissimo controllore |
Il cittadino
che porterà i rifiuti sarà accolto da alcuni operatori che lo guideranno lungo un percorso
predisposto. Qui troverà il contenitore adatto per il suo rifiuto. Per agevolare
il lavoro è stata realizzata una rampa su cui si accede con gli automezzi: sarà
così meno faticoso deporre i materiali ingombranti.
L'ingresso |
La presentazione della nuova isola ecologica
ha coinvolto gli scolari e gli allievi delle scuole di Marzabotto chiamati a
divenire ‘i promotori della raccolta differenziata’ facendo pressione anche
verso genitori e nonni perché adottino l’importante disciplina di selezione. I
loro insegnanti hanno ricordato che, per prepararli alla buona pratica del
differenziare, è intenzione della scuola
chiedere ai piccoli studenti di collocare negli appositi contenitori, i rifiuti
al termine della sosta in mensa.
La rampa |
La cerimonia di inaugurazione è stata preceduta dalla proiezione nella Sala Consiliare del
municipio di Marzabotto, di un documentario informativo sulle varie scelte strategiche adottate in Italia e
all’estero e sugli effetti positivi .
Infine l’inaugurazione ( il taglio del nastro è stato
affidato a due scolari) e la visita al ‘centro di raccolta rifiuti’.
Il sindaco
romano Franchi ha ricordato che la raccolta differenziata applicata a
Marzabotto, con l’istituzione di tanti ‘mini ecopunti’ corredato ognuno da
contenitori destinati a un preciso rifiuto, ha consentito di raggiungere una
quota di rifiuti differenziati pari al 55 % del totale. Il dato colloca
Marzabotto al primo posto di raccolta differenziata fra i comuni che fanno capo
al Cosea. Il traguardo ottimale non è comunque ancora raggiunto. Si punta a una
ulteriore diminuzione di quantità di rifiuti ‘indifferenziati’ a favore di
quelli ‘differenziati’ e quindi riutilizzabili. A tal fine il sindaco ha
riaffermato la necessità della partecipazione degli scolari per coinvolgere
ancor di più le famiglie nella raccolta differenziata.
Gli studenti all'interno |
Più specifico l’esame dei dati fatta dal Presidente
del Cosea Ettore Calisti.
“ Il Cosea ha come obiettivo generale un aumento della
quota raccolta di rifiuto differenziato
che possa attestarsi a percentuali in linea con quella dei paesi all’avanguardia.
Punta però a un metodologia che contenga anche l’onere per le famiglie”. Ha poi
ricordato per esempio che il porta-porta comporta una spesa procapite che va
dai 140 euro l’anno di Sasso Marconi ai 180 di altri comuni. Il metodo Cosea
contiene questa spesa a circa 100 euro. La
raccolta Cosea è fatta consegnando ad ogni famiglia un kit composto da tre
contenitori riutilizzabili. Le singole famiglie vi depositano il rifiuto di
riferimento e quindi selezionato e quando lo ritengono opportuno lo rovesciano
nel contenitore preposto del ‘mini ecopunto’ vicino a casa. Una migliore e più
attenta selezione da parte delle singole famiglie aumenterà la quota di rifiuto
conferito in modo selezionato e diminuirà quella di indifferenziato da
destinare alla discarica o all’inceneritore.
Il presidente Calisti mostra il Kit per le famiglie. |
7 commenti:
Molto bene, almeno a Marzabotto hanno capito che grandissima s*******a e' il porta a porta: ve lo dice uno di Casalecchio che purtroppo l'ha provato e lo paga anche profumatamente! E' un modello fallimentare che umilia i cittadini nella loro vita quotidiana e gli aumenta anche le tasse. Bene con le isole ecologiche, forse un domani gli astuti sindaci "cittadini", gia' contestatissimi, verranno a Marzabotto ad imparare!
La grandissima s*******a è la raccolta stradale che non funziona neppure a inc****rla.
I cittadini che si umiliano ad affrontare il problema dei rifiuti e di dare una mano nel ridurli, nel riuso, nel riciclare sono proprio la causa del problema.
Sono gli stessi che nel cassonetto dell'indifferenziato continuano a cacciare tutto indistintamente.
Gli stessi che poi crepano incazzati di tumori dopo aver respirato l'areosol degli inceneritori o che non vogliono la discarica vicino a casa loro (ma deve essere vicino a casa degli altri).
Oh, poverini, essi si umiliano.
Già.
Il porta a porta è il peggior sistema di raccolta che si possa pensare, oltre ad essere il più costoso.
> Il porta a porta è il peggior sistema di raccolta che si possa pensare, oltre ad essere il più costoso.
Ecco, noi che siamo un po' tonti, ci spieghi un po'perche' sarebbe così terribile 'stro atroce e terribile sistema di raccolta porta a porta.
Vediamo se riusciamo a capirlp, eh!?
Caro sig. Zecca, non perdero' del tempo a spiegarle cose che sono sotto gli occhi (e sotto il naso) di tutti gli s*****i che hanno provato il porta a porta, faccia una cosa, si trasferisca a Casalecchio e poi ne riparliamo. E' evidente che da casa sua nel grizzanese non ne ha idea alcuna, beato lei.
per il 2012 la percentuale minima di raccolta differenziata era del 65% quindi per raggiungere queste percentuali occorre che tutti facciano la loro parte. E' normale che i cassonetti differenziati siano più comodi per tutti ma si rischia che il porta a porta diventi l'unico modo per costringere certi incivili a differenziare.
Avete mai provato a guardare dentro ai cassonetti come certi individui fanno la differenziata?
> Caro sig. Zecca, non perdero' del tempo a spiegarle cose che sono sotto gli occhi (e sotto il naso) di tutti
Scusi, eh, io vorrei capire ma così è proprio impossibile.
Poiché a Sasso e in altri comuni d'Italia la raccolta porta a porta ha dato eccellenti risultati ed è stata adottata con entusiasmo dalla cittadinanza sia pur dopo le resistenze iniziali, vorrei propri capire perché a Casalecchio sarebbe una s*******a e un modello fallimentare.
Ci deve essere qualche problema.
Ma dove?
Nel porta a porta? Nella testa di alcune persone? ambo i lati?
Che problemi riscontra?
Cosa c'è che non funziona?
E' così difficile spiegarlo con qualche parola semplice?
Cosa significa è "sotto il naso di tutti"?
Grazie.
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