Comunicato
congiunto Azienda USL di Bologna e Istituto Ortopedico Rizzoli - Rete
Ortopedica di Bologna:
Stanno proseguendo le attività per
la costituzione di una Rete Ortopedica con il coinvolgimento di strutture
sanitarie dell’area bolognese.
Pur nella necessità di dover
rinviare l’incontro con le Organizzazioni Sindacali previsto per giovedì 8
agosto, le direzioni dell’Azienda USL di Bologna e dell’Istituto Ortopedico
Rizzoli sottolineano che il progetto della Rete verrà definito in totale
accordo con le suddette Organizzazioni Sindacali sia per la qualità del
servizio e la conseguente scelta strategica, sia per la gestione del personale
in modo da trovare insieme soluzioni condivise a garanzia dei diritti di tutti
gli operatori interessati, oltre ad assicurare il migliore assetto possibile
dei presidi sanitari e nel contempo la migliore gestione delle attività
cliniche e assistenziali per i pazienti.
Diversi gruppi di lavoro
interaziendali sono impegnati sugli aspetti da definire per l’avvio della Rete,
obiettivo che si è profilato in epoca Covid: a fronte dell’emergenza sanitaria
si attivò una diversa gestione delle cure ortopediche. Da quell’esperienza e
dalla valutazione di alcune criticità strutturali preesistenti, è maturato il
progetto della Rete Ortopedica coordinata dal Rizzoli, che grazie alla gestione
delle diverse sedi è in grado di garantire ai cittadini prestazioni sia urgenti
che programmate.
Il progetto nelle sue linee di
indirizzo è stato valutato positivamente dalla Regione Emilia-Romagna,
dall’Università di Bologna e dal Comune di Bologna.
Per i successivi passaggi,
l’Istituto Ortopedico Rizzoli e l’Azienda USL di Bologna procederanno al
confronto con le Organizzazioni Sindacali e, sulla scorta dei riscontri forniti
dai gruppi di lavoro e delle istanze presentate dai rappresentanti dei
lavoratori, concorderanno il percorso.
4 commenti:
|Dr Russell Blaylock: "Gli ospedali furono pagati per uccidere"
• $ 39.000 per paziente con ventilatore
• $ 12.000 per paziente nel reparto di terapia intensiva
Dr. Russell Blaylock: "Se avete mai visto qualcuno in difficoltà respiratoria, queste persone erano semplicemente calme, parlavano con frasi complete e dicevano semplicemente: 'Ho il fiato corto', così davano loro un farmaco, li paralizzavano e li mettevano su un respiratore, e un'alta percentuale, in alcuni casi, l'80% moriva."
Fidati andrà tutto bene.
In Italia qualcuno scriveva..State lontani dagli ospedali, qualcuno sfotteva, troppo umiliante ammettere di essere stati traditi.
Ah, ma se vi manca tanto possiamo sfottervi anche adesso, nessun problema.
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