mercoledì 30 agosto 2023

Il sindaco risponde alla critiche sul mancato trasferimento a Sasso Marconi del Museo Pelagalli


 

L’improvviso annuncio del trasferimento del Museo della telecomunicazione Pelagalli  a Villa Aldini di Bologna ha avuto taciti apprezzamenti e  critiche stizzite.

La ricchissima raccolta, che testimonia il  percorso storico della trasmissione via etere, ha numerosissimi estimatori e  Sasso Marconi, città culla della Radio, riteneva di essere l’unica città deputata a dare una degna sistemazione al ‘tesoro Pelagalli’ e diventare così il vero polo testimoniale, di valenza sovranazionale,  della telecomunicazione.

Fra coloro che hanno gridato allo scandalo, il consigliere comunale di Sasso Marconi, Marco Veronesi, che ha denunciato la scelta di Villa Aldini come pesante e intollerabile ‘schiaffo’ al paese di Marconi . Fra gli imputati del delitto di ‘ negligenza operativa’ il sindaco di Sasso Marconi Roberto Parmeggiani ( nella foto in basso), al quale abbiamo chiesto se ‘ la scelta di Villa Aldini sia definitiva o se ci sono ancora speranze  per le attese di  Sasso Marconi’.

In effetti non c’è nulla di certo. Non se ne sa niente. La notizia ha l’aria di essere solo una fuga in avanti, senza alcuna prospettiva certa . Lo stesso Pelagalli ha dichiarato alla stampa di non saperne nulla. Inoltre i 4 milioni destinati a Villa Aldini servono alla riqualificazione dello stabile. Per organizzarlo  in modo da offrire spazi adeguati alla raccolta museale servono altre e importanti risorse”.

Insomma ci si muove in un bolla nebulosa?

A suo tempo scrissi agli enti territoriali coinvolgibili e al Ministero della disponibilità di Sasso Marconi ad accogliere il Museo Pelagalli, a condizione però che la gestione fosse regionale o nazionale. Il nostro comune non dispone delle risorse necessarie a sostenere un impegno del genere. Nessuno mi ha risposto”.

Villa Griffone sarà quindi solo il set per un una fiction su Marconi?

Sì. Lo sarà per tre giorni. Il problema è che la villa non dispone di strutture di accoglienza. Sono tante le visite concordate, ma non c’è una apertura classica con programma orario prestabilito. Inutile lamentarsi con me, non posso fare niente perchè il Comune di Sasso Marconi non fa parte del consiglio direttivo della Fondazione,  mentre l'onorevole Borgonzoni avrebbe la possibilità di intervenire in qualità di sottosegretario al Ministero della cultura”.

Una agenzia di Ansa ha riportato che Mattia Sartori, presidente del Territorio Turistico, ringraziava la Regione Emilia Romagna per aver investito molto al fine di fare conoscere il museo Marconi di Villa Griffone. Quali sono questi investimenti ?

Non lo so. Sartori recentemente ha promosso alcuni riuscitissimi fine settimana per la visita alla Villa e ai luoghi marconiani. La partecipazione è stata molto elevata. Per migliorare la capacità ricettiva del sito serve un incisivo intervento strutturale da parte di chi ne ha competenza”.

L’impressione che si ricava è che Sasso Marconi ancora una volta rimarrà a bocca asciutta e snobbato?

Così è. Da una parte non si comprende l’importanza e la valenza del luogo marconiano, unico al mondo. Dall’altra purtroppo non si capisce perché l’opposizione ne fa solo una bandiera di parte”.

Cosa si sta facendo a Sasso Marconi ?

Oltre a far parte del tavolo per le celebrazioni del 150.mo della nascita di Marconi, stiamo lavorando per una edizione speciale del Marconi Days. Abbiamo condiviso il progetto della fiction e per il 2025 è in programma un contest delle radio giovanili italiane: una piccola olimpiade  che potrebbe diventare strutturale. A Marconi intitoleremo il nuovo ponte sul Reno e la riqualificazione della piazza avrà un angolo dedicato alla radio e a Marconi, cui si aggiungerà un elemento più moderno di street art dedicato alla radio. 

Il sindaco termina poi con un suo commento: “Speravo che la presenza della bolognese Borgonzoni nel Ministero dei Beni culturali portasse a soluzioni più celeri e incisive come pareva promettere. Servono e aspettiamo risorse per Villa Griffone. E’ un monumento nazionale  e il museo dedicato a Marconi esiste già ed è una pietra miliare nella storia delle comunicazione. La piccola finestra da dove Marconi ricevette la  conferma di prima trasmissione senza fili a distanza riuscita, il colpo di fucile sparato da dietro la collina dei Celestini, deve diventare un brand: da lì si guarda il futuro”.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

"L’impressione che si ricava è che Sasso Marconi ancora una volta rimarrà a bocca asciutta e snobbato"
Bè non è che in passato avete valorizzato G.Marconi. Chi snobba poi rimane snobbato.

Anonimo ha detto...

Sindaco Parmeggiani dalle sue affermazioni ( il museo villa Griffone lo ha già ) par di capire che non le interessa avere il completamento con quello di Pelagalli. Inoltre la sua insistenza nel affermare 'non ho potere in merito ', fa pensare che lei conosca di più di quello che dice. Penso che la decisione di portare il museo Pelagalli a Bologna sia già stata presa e che lei lo abbia accettato di buon grado, se non lo ha approvato. Infine l'aver scritto a chi poteva portare il Museo a Sasso Marconi e non essere andato oltre, fa ancora pensare che sia stata la copertura al suo sostanziale disimpegno: "ho scritto, ma non mi hanno risposto ". Se voleva veramente il museo doveva muoversi e sollecitare personalmente e con insistenza coloro che avevano la possibilità del trasferimento. Pessimo e deludente pezzo.

Anonimo ha detto...

Mi scusi signor o signora 30 agosto 2023 alle ore 22:33 ma il museo Pelagalli non "era già" a Bologna? Nel caso il detto museo è "rimasto" a Bologna, non è stato "portato".

Scusate, non per polemica, ma è solo per chiarire visto che le mie vecchie informazioni e queste nuove fanno sì che ho molta confusione in testa ;-)