Dopo due anni di pandemia, la cerimonia regionale del 208° Annuale, si è svolta all’interno dei Giardini Margherita di Bologna
La fondazione dell’Arma risale al 13 luglio del 1814, per volontà di Vittorio Emanuele I, che istituisce i “Carabinieri Reali”, cui affida le funzioni della difesa dello Stato e della tutela della sicurezza pubblica. Da quel giorno sono passati 208 anni, che l’Arma dei Carabinieri ha vissuto da protagonista la storia d’Italia.
Il
5 giugno 1920, la Bandiera di Guerra dell'Arma fu insignita della prima Medaglia
d'Oro al Valor Militare, per l'impegno dell'Istituzione nella prima guerra
mondiale (1915-1918). Da allora, in questo giorno, viene celebrata l’Annuale
della sua Fondazione, che rappresenta un forte momento di coesione per tutta
l'Arma, i cui appartenenti si stringono idealmente attorno ai propri Valori,
alle proprie tradizioni ed ai propri Caduti.
Dopo
due anni di pandemia, la cerimonia regionale del 208° Annuale, si è svolta
all’interno dei Giardini Margherita di Bologna ed è stata presieduta dal Comandante
della Legione Carabinieri “Emilia Romagna”, Generale di Brigata Davide Angrisani ( nella foto).
Sono
intervenute le massime autorità civili, militari ed ecclesiastiche regionali, i
membri dell’Associazione Nazionale Carabinieri, i delegati della Rappresentanza
Militare, nonché delle Associazioni professionali a carattere sindacale
militare. Hanno presenziato altresì alcune rappresentanze delle associazioni
combattentistiche e d’Arma, i gonfaloni della Città decorate con M.O.V.M. di Bologna,
Imola e Marzabotto, quelli della citta Metropolitana, della Regione Emilia
Romagna e dell’Alma Mater di Bologna.
All’insegna
della tradizionale coreografia, la cerimonia ha avuto inizio con l’ingresso del
reparto di formazione, passato in rassegna, sotto le note dell’inno dell’Arma,
“la fedelissima”, dal Generale
Angrisani. Nello schieramento erano presenti le varie componenti dell’Arma con la
Bandiera di Guerra del 5° Reggimento Carabinieri “Emilia Romagna”.
Dopo
la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’ordine del
giorno del Comandante Generale dell’Arma, il Comandante della Legione ha preso
la parola rivolgendosi alle Autorità e al pubblico presenti:
“I Carabinieri dell’Emilia Romagna sono orgogliosi di tornare a
festeggiare il loro annuale di fondazione insieme con i cittadini, del cui
vivere civile si sentono custodi.
La
rassicurazione sociale e ambientale, sviluppata attraverso la prevenzione e le
investigazioni, sono la nostra missione principale al servizio delle Comunità.
I
dati statistici sono chiari: molti sono i successi contro la criminalità
organizzata e il traffico, anche internazionale, di stupefacenti.
Ma
lo sforzo principale che esercitiamo è quello teso a contrastare i reati che
sono di maggiore evidenza e creano più forte allarme sociale: quelli che
avvengono ai danni delle categorie protette (donne, minori e anziani) e
coinvolgono la parte più giovane della nostra società, che ci sta particolarmente
a cuore e che, nei casi più eclatanti, creano preoccupazioni diffuse.
Rientrano
in queste manovre anche i grandi temi della protezione dell’ambiente, vera
cifra distintiva del nostro Paese e dell’Emilia Romagna, che rappresentano un
modello identitario e anche un forte motore economico.
La recente prova della pandemia ha
dimostrato che i Carabinieri sono pronti ed addestrati per affrontare qualsiasi
tipo di emergenza: questa consapevolezza deve essere costituire elemento di
fiducia e di rassicurazione per i cittadini, per gli amministratori locali e
per tutte le Autorità con cui i Carabinieri quotidianamente si confrontano.”
In
generale, con la progressiva mitigazione delle misure anti pandemiche si registra,
in linea con il dato nazionale, un lieve incremento della delittuosità su tutta
la Regione.
Nella
provincia di Bologna, negli ultimi 12 mesi, i reati denunciati all’Arma dei
Carabinieri sono stati 36.918, in aumento
dell’8% rispetto al periodo precedente. Parallelamente si registra una più
incisiva azione di contrasto specie nei furti e nelle rapine, reati dove il
numero dei casi scoperti in cui gli autori sono stati assicurati alla giustizia
sono stati rispettivamente 718 e 107.
Per
contro risultano in calo i reati attinenti gli stupefacenti (-22%).
Le
persone tratte in arresto sono state nel complesso 559, in lieve flessione rispetto al periodo precedente
caratterizzato dalle stringenti misure antipandemiche, mentre quelle denunciate
in stato di libertà sono state 5808 (+15%).
Notevole
è stato l’impegno dell’Arma nell’attività di contrasto ai fenomeni della
violenza di genere e della devianza minorile. A riguardo i Carabinieri della
Provincia di Bologna sono intervenuti per 657 episodi di violenza tra le mura
domestiche, in 140 dei quali le vittime erano minori (66 persone arrestate e
595 deferite in stato di libertà).
L’aumento
più consistente lo hanno registrato le forme di criminalità diffuse tra i più
giovani, testimoniato dalle molte operazioni che sotto lo stretto coordinamento
della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni sono state
condotte nella prevenzione e contrasto delle forme di devianza minorile. Il
numero dei minori denunciati all’Autorità Giudiziaria sono stati 459 con un
incremento di oltre il 55% rispetto al periodo precedente.
La cerimonia si è conclusa con la
consegna delle “Ricompense”.
Al
riguardo sono stati 40 i militari premiati per essersi particolarmente distinti
in singole operazioni di servizio e non solo.
Tra
questi il Luogotenente Gianfranco PASSACANTANDO, Comandante della Stazione di
San Pietro in Casale, cui è stato tributato un encomio solenne del Comandante
Interregionale, in quanto, libero dal servizio, inseguiva, affrontava e infine
arrestava un rapinatore armato.
Il
Maresciallo Alessandro DI MEO, addetto alla Stazione di San Giorgio di Piano, e
il Luogotenente C.S. Luigi CIULLA, Comandante della Stazione di Ottone (PC),
sono stati premiati per essere intervenuti, singolarmente e in circostanze
diverse, prestando soccorso a due persone colte da arresto cardiocircolatorio.
Nella circostanza, in attesa dell’intervento del personale medico, praticavano le
corrette manovre di primo soccorso riuscendo a salvare loro la vita.
Riconoscimenti
anche per l’App. Sc. Mirko ALBERTI, effettivo alla Stazione Carabinieri
Forestale di Ravenna, il Luogotenente Maurizio AMPOLLINI e il Car. Davide DI
BELLA, effettivi alla Stazione di Roccabianca (PR), l’App. Sc. Stefano URBINATI
e il Car. Giovanni PISCINO, effettivi alla Stazione di Rimini Porto, tutti
autori di encomiabili gesti di altruismo che hanno consentito di salvare da
morte certa, rispettivamente, una persona lanciatasi nel vuoto con una corda al
collo, una donna anziana bloccata tra le fiamme divampate nella propria
abitazione e una donna che, in un momento di sconforto, si era lanciata in un canale.
Sono
stati premiati per essersi distinti nell’attività di contrasto alla criminalità
predatoria, in separate operazioni di servizio, il Ten. Col. Francesco Paolo
PETRELLI, il Luogotenente Vladimiro PORTULANO, il Mar. Ca. Domenico GRILLO, il
Mar. Massimiliano MANCA, l’App. Sc. Luigi MARRA e l’App. Enrico FEDELA,
effettivi al Nucleo Investigativo di Ravenna, il Ten. Col. Paolo BIGI, i
Luogotenenti Emilio VERONI e Emidio D’AGOSTINO, il Mar. Magg. Guido COSTANTINO,
i Brig. Ca. Giovanni COLAPIETRO e Natale CAMONITA, gli App. Sc. Giuseppe GRANDE
e Valentina MAGLIO, effettivi al Nucleo Investigativo di Modena, il Mar. Magg.
Arturo GUIDONI, il Mar. Ca. Domenico MARROCCO, il Brig. Ca. Francesco CASTAGNA,
il V. Brig. Antonio CUCCARO e il Car. Sc. Antonio VINCENTI, effettivi alla
Compagnia di Borgo Panigale, i Brig. Ca. Paolo MARIANI e Paolo FALCINI,
effettivi alla Compagnia di Cesena (FC), i Luogotenenti Antonio MATASSA e Luca
ANGELUCCI, il Brig. Salvatore DI PIUMA, gli App. Sc. Francesco PACE e Domenico
GIULIANO, effettivi alla Compagnia di Guastalla (RE).
Infine
sono stati premiati il Cap. Benedetto PAOLUCCI, il Luogotenente Claudio CORDA,
il Mar. Ca. Lucio Paolo ROSSI, il Mar. Ord. Barbara PITTIGLIO, il Brig. Luciano
MELONI, l’App. Sc. Claudio PICCININNO, effettivi alla Compagnia di Bologna
Centro, distintisi in attività di contrasto alla prostituzione minorile, alla divulgazione
di materiale pedopornografico e dello spaccio di sostanze stupefacenti.
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