mercoledì 4 agosto 2021

Evangelisti : “Ancora brutte notizie dalla riorganizzazione dei servizi ospedalieri in Appennino”

Colpiti anche i laboratori analisi ospedalieri”


Riportiamo la preoccupata  dichiarazione del consigliere della Città Metropolitana di Bologna, Marta Evangelisti :


“E’ con profondo disappunto che apprendo oggi dell’ennesima decisione assunta dalla Azienda sanitaria che vede coinvolto nuovamente “al ribasso” il territorio dell’Appennino.

Questa volta tocca ai laboratori analisi, i quali saranno riorganizzati, per quanto riguarda appunto i presìdi appenninici, con inserimento dei POCT(Point of care test)  nell’ attività dei PS/PPI in cui i professionisti operano.

In pratica l’azienda ha deciso, nelle sedi periferiche di Loiano, Bazzano e Vergato, di sostituire il laboratorio analisi nelle fasce orarie di chiusura, la notte ed i festivi, con l’utilizzo di strumenti distaccati di laboratorio che pare non consentano comunque analoghe prestazioni.

Un esempio banale ma non troppo, quello degli enzimi cardiaci che vengono effettuati con metodica diversa, cosi che se inizi la curva enzimatica in un modo, poi non puoi continuarla.

La giustificazione di questa scelta, andrebbe ravvisata nella scarsità di personale tecnico di laboratorio, che va ad aggiungersi a quella di personale medico.

La riorganizzazione proposta prevedrebbe pare, l’attribuzione di nuovi compiti e funzioni con le relative responsabilità connesse, esplicitamente anche ai medici, che si troverebbero coinvolti nelle attività preanalitica ed analitica per l’esecuzione di analisi di laboratorio con POCT, dopo un periodo di “supporto” da parte di un tecnico, previsto per un solo trimestre. Questa decisione si va ad aggiungere a quella  di far viaggiare le provette dal 03 Marzo, avanti/indietro dalla provincia alla città su auto blu.

Per noi non si tratta di implementazione della attività di laboratorio, ma di un ulteriore peggioramento del servizio in territori già fortemente penalizzati.

Ciò per il fatto evidente di come  la dotazione organica dei sistemi di emergenza di tali presidi, con personale già oggi dedicato a doppie mansioni di 118 e pronto soccorso, non renderebbe gestibile il servizio.

A ciò si aggiunga che anche questa operazione va ricondotta alla politica promossa dalla Regione di depauperamento degli organici ospedalieri utili alla sicurezza e al buon funzionamento dei servizi, con forte compromissione della attività del personale che si vedrebbe oggi costretto, in uno scenario di già carente di locali risorse specialistiche e strumentali, a farsi carico anche degli oneri dei oggi appannaggio dei laboratori analisi. Recente infatti la risposta ad una precedente interpellanza circa l'Ospedale di Vergato, in cui si conferma la politica di cui sopra e si apprende che le attività di chirurgia ed ortopedia ambulatoriale riprenderanno solo dopo le ferie estive  e, ancor peggio, che, ancora come ormai da anni sono in corso gli approfondimenti per l'impiego dell'ultimo piano della struttura mentre nessuna novità circa l'apertura H24 del PS mentre per l'ambulanza della emergenza urgenza resta a due ambulanze invece di tre come richiesto.

Se questo è il modo con cui vengono garantiti i servizi sanitari in Appennino ed in particolare a Vergato, molte sono le perplessità, sia in ordine alla sicurezza, alla qualità delle prestazioni rese sia rispetto ai costi reali, relativi ad esempio al trasferimento delle provette.

Su questi temi, oltre a concertare azioni concrete con i Sindaci interessati ed il Presidente del distretto socio -sanitario,  depositerò un’interpellanza in Città metropolitana ed analoga attività di sindacato ispettivo, sarà svolta dall’On. Galeazzo Bignami FDI e dal Capogruppo FDI Marco Lisei, appunto su tutti i livelli istituzionali”.

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