La viabilità cittadina, non solo il ponte chiuso a Sasso Marconi, ci preoccupa. E' necessario apportare
modifiche a tutto il piano infrastrutturale della
provincia.
Dopo la risposta del ministro Enrico Giovannini , gli esponenti locali di Fratelli d'Italia, on. Galeazzo Bignami, Marta Evangelisti consigliere in Città Metropolitana di Bologna e Lorenzo Biagioni responsabile area metropolitana Bologna, scrivono:
Esprimiamo preoccupazione per le notizie che
giungono dagli Enti riguardo il ponte Leonardo di Sasso Marconi. Il
Ministero risponde all'interrogazione presentata dall'On. Bignami
parlando di un anno solamente per la redazione del progetto
esecutivo; prive di concretezza le risposte invece di Regione, Città
Metropolitana e del Comune di Sasso Marconi.
Ricordiamo infatti
come proprio su segnalazione dei cittadini di Sasso, fummo noi in
Città Metropolitana nell'aprile 2019 a chiedere conto dello stato
del ponte e lo stesso Ente ci rispose circa un mese dopo dicendo
appunto che il ponte era sottoposto a costanti ispezioni e l'ufficio
era al corrente del diffuso stato di ammaloramento.
Allo stato
attuale, non si era ritenuto che questi ammaloramenti comportassero
la necessità di imporre limitazioni al traffico legale previsto dal
codice della strada mentre i trasporti eccezionali erano stati
limitati ed erano state disposte delle ulteriori indagini, ulteriori
ispezioni, però nulla di concreto. Quindi a distanza di soli due
anni ci troviamo in questa situazione, francamente siamo un po'
perplessi e pensiamo vi siano anche alcuni profili di
responsabilità.
Oggi chiediamo quindi l'adozione di misure
urgenti che bypassino i tempi della politica e della burocrazia.
Nell'immediato chiediamo anche soluzioni al Comune di Sasso Marconi
come una diversa regolamentazione dei semafori all'interno del centro
abitato, si potrebbe pensare l'applicazione di sistemi un pochino più
complessi tipo radar sui semafori che regolano il traffico in tempo
reale; nel lungo periodo invece, chiediamo una revisione di tutto il
piano infrastrutturale della provincia e quindi un ripensamento di
quelle che sono state le loro scelte rispetto le nostre proposte
quindi Passante Sud e Bretella Reno-Setta che, se fosse stata messa
in cantiere 15 anni fa come richiesta, oggi avrebbe ovviato questo
problema.
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