Comunicato
dei Carabinieri di Bologna
Dall’inizio
dell’emergenza sanitaria per il Covid-19, i carabinieri di Bologna
hanno notato un incremento in uno dei reati più odiosi che
interessano il territorio provinciale: quello dei maltrattamenti in
famiglia.
Complice
l’obbligo di condividere per settimane il tetto domestico anche tra
coniugi con già problematiche pregresse di violenza, numerosi sono
stati gli interventi e i conseguenti provvedimenti emessi dalla
Procura della Repubblica di Bologna per il reato di maltrattamenti in
famiglia e simili.
Cessata
l’emergenza, però, questo trend è proseguito, pur con numeri
minori, ma che comunque superano quelli riferiti allo stesso periodo
dell’anno precedente.
Solo tra ieri ed oggi, per
esempio, sono stati ben tre gli interventi, tutti richiesti in
provincia, che hanno portato all’allontanamento della denunciante e
dei figli minori dalla casa coniugale, con l’attivazione del PRIS
(Pronto Intervento Sociale), che ha provveduto a collocare
immediatamente le donne ed i loro figli presso strutture dedicate
alla prima accoglienza di vittime di violenza domestica.
I
numeri possono sembrare allarmanti, ma l’analisi invece restituisce
un dato oggettivo: è aumentata la propensione a denunciare, e quindi
la fiducia nelle forze dell’ordine, nella magistratura e nel
sistema di prima accoglienza per le vittime. Da evidenziare anche che
aumentano le segnalazioni da parte anche di quelle fasce di
popolazione che, per cultura, erano restie a rivolgersi al sistema
per denunciare abusi e violenze. Segno che le campagne di
informazione e sensibilizzazione e le pronunce dell’Autorità
Giudiziaria stanno aumentando la fiducia delle vittime vulnerabili,
che ora sono rassicurate sul fatto che le loro istanze verranno
considerate con la giusta attenzione da parte degli organi
competenti.
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