giovedì 30 novembre 2017

La Scola lucida i suoi gioielli.



Questa è la volta della pala d'Altare custodita nell'antico oratorio di San Pietro al centro del borgo medievale. La pala, del '600, raffigura la Madonna della Cintola, molto venerata a Prato, città da cui proveniva la famiglia Parisi stabilitasi a Scola fin dal quattordicesimo secolo e alla quale si deve la costruzione dell'oratorio nel 1616. 
 

Vista la pregevolezza dell'opera si è deciso di promuovere una raccolta di fondi per sovvenzionare l'intervento di restauro. “ La pala dall'Altare pur non essendo in pessime condizioni,” spiega Silvia Rossi ( nella foto) , presidente dell'associazione culturale Sculca, promotrice dell'iniziativa, “presenta nella tela deformazioni dovute al tempo e all'umidità e il dipinto si presta a una cattiva lettura a causa della sporcizia depositatasi negli anni. Pertanto è necessario un restauro conservativo che comporta la sostituzione del telaio con uno nuovo, la polizia del retro della tela, il fissaggio degli strati di pittura con prodotti applicati dal retro, la polizia del dipinto e la stesura di una vernice protettiva per un totale di 4.200 euro oltre Iva”.


La raccolta di fondi avrà una durata di tre mesi, dal primo dicembre al primo marzo 2018 e il progetto è stato presentato presso la sede della Confcommercio ASCOM Bologna, associazione che collaborerà attivamente come ha assicurato il direttore Giancarlo Tonelli ( al centro della foto) . “ Siamo lieti di poter sostenere e promuovere questo intervento di raccolta fondi,” ha detto il direttore, “a favore di un'opera pittorica importante, collocata in un paese del nostro Appennino ricco di storia e di tradizioni. Valorizzare e preservare il nostro patrimonio è un impegno che Confcommercio sta portando avanti da anni, promuovendo anche iniziative meritevoli di collaborazione e sostegno come questa”.

Entusiastico e coinvolgente l'intervento del professor Gian Paolo Roffi ( al centro della foto) , autentico innamorato di questo borgo del nostro Appennino che ha definito 'magico'. Egli ha spiegato che quando visitò Scola per la prima volta si sentì subito preso da quella atmosfera che sapeva di storia e di bellezza, tanto da volere subito acquistare una abitazione per potervici trasferire. Ora è uno dei principali promotori della conservazione e valorizzazione degli antichi elementi che connotano il borgo. Roffi ha fatto un'ampia relazione sulla storia della pala e del borgo.


Molto apprezzato l'interessamento della presidente dell'assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, Simonetta Saliera ( al centro della foto), la quale ha subito accolto l'invito a collaborare poiché, come ha spiegato: “Questo Borgo rappresenta un simbolo per tutta la Regione. Il fatto che diversi abitanti abbiano preso a cuore questo gioiello medievale e l'abbiano curato in modo da preservarlo fedele alla sua storia, ne fa un simbolo e un esempio. Questa pala è un grande simbolo storico dell'arte presente in Appennino”. La presidente ha poi preannunciato un concorso fotografico sulla Scola per una mostra che sarà allestita nella sala legislativa regionale, dopo essere stata presentata a Scola.

La restauratrice, Carlotta Scardovi ( nella foto) , che curerà il lavoro di recupero , è scesa nei particolari spiegando che l'intervento sarà tale da garantire il minimo impatto possibile sull'opera, con manutenzioni indispensabili limitate al necessario senza stress per l'opera, ma garantendone un buon futuro. Si dovranno conservare i colori, i materiale originali e permettere una buona lettura delle figure rappresentate.
la Scola quindi procede verso il futuro preservando il suo passato e intanto invita al prossima iniziativa per il periodo natalizio che sarà l'esposizione dei presepi storici.
Ora chi vorrà contribuire al restauro della pala potrà effettuare una donazione sul conto corrente della Sculca con causale “ restauro”: IBAN IT 39 I 05387 37120 000002007193 – BPER Fil. VERGATO.

Per ulteriori informazioni segreteria@borgoscola.net


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