sabato 25 marzo 2017

Le emozioni sociali e amorose de I Promessi Sposi sono state rappresentate con efficacia dalla compagnia teatrale Te per tu nell’auditorium del Fantini di Vergato ed è nato vero 'amore' per il capolavoro di Manzoni.


Di Michela Turra

Chi di noi non ha sbuffato dal banco di scuola di fronte alla mole imponente dei Promessi sposi? Perfino lo studente più appassionato di letteratura avrà avuto un moto di insofferenza di fronte alle pene amorose di Renzo e Lucia o ai tentennamenti di don Abbondio. Eppure, qualcuno, nello specifico l’associazione Te X tu di Bologna, ha trovato il modo di far digerire allegramente il capolavoro manzoniano. Come? Portandolo a teatro proprio dalla inevitabile condizione scolastica da cui lo si viene a conoscere, perché è così che si apre lo spettacolo andato in scena all’Auditorium del Fantini di Vergato venerdì 24 marzo intitolato proprio “I promessi sposi”.



Alessandro Migliucci, il regista della compagnia, ha introdotto il lavoro spiritosamente, banchi a coppie la scenografia essenziale intorno a lui, presto popolatisi di studenti-attori che proprio grazie alla mutazione teatrale giungono al termine della rappresentazione a concludere che sì, il romanzo storico più importante d’Italia non è poi così male.
 




Dalla coppia di innamorati presto
divisi dalla sorte e dopo varie traversie infine ricongiunti, all’oppositore don Rodrigo poi consumato dalla peste, al curato pauroso riuscita macchietta, all’innominato, ad Agnese e tutti gli altri, i personaggi nati dalla penna di Alessandro Manzoni sono diventati per un’ora e mezzo semplici protagonisti di una commedia capace di strappare alla platea studentesca sorrisi e risate. 










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