Saranno
più di 500 questa sera a sedersi alla grande tavolata allestita in
piazza dai commercianti di Sasso Marconi e potranno assaporare la
'amatriciana' preparata dallo staff di cucina organizzato anch'esso
dagli operatori economici del Comune.
L'appuntamento,
già in programma e finalizzato alla raccolta di fondi con cui
sostenere l'installazione delle luminarie natalizie, è stato
'riconvertito' alla raccolta di risorse da devolvere ai terremotati
del centro Italia. E perchè l'introito fosse corposo i commercianti,
ognuno per la sua tipologia commerciale, hanno fornito gratuitamente
la materia prima necessaria alla cucina. Così l'intero incasso
formerà la cifra da inviare alla Protezione Civile impegnata nelle
attività di sostegno dei terremotati.
Fra
i commercianti non mancano coloro che provengono dalle terre
martoriate dal terremoto del 24 agosto e che hanno parenti in quei
borghi. Costoro, oltre a non aver fatto mancare il loro pieno
sostegno pratico, hanno voluto ringraziare i colleghi per la loro
sensibilità e per la generosità.
2 commenti:
La solidarietà degli italiani verso chi in questo momento non ha più niente dopo il terremoto è grande come è grande il loro cuore.....tutto questo è uno smanco alla classe politica che x l' ennesima volta è riuscita a depredare il nostro paese, l' indifferenza verso i cittadini ed il territorio fragile cosi com' è.
Ancora una volta ha prevalso la disonestà, corruzione, la speculazione e ruberie. Il menfreghismo totale di chi doveva tutelare con la massima serietà la sicurezza delle case, delle scuole e del patrimonio culturale immenso italiano, ha prevalso ancora. Gli italiani finalmente non ne possono più davvero, si sente nell' aria.
Alle difficoltà di tipo fisico di un post terremoto, ad esempio il recupero e al ricostruire centri storici semidistrutti e la sostituzione di vecchie case con nuovi edifici antisismici, si sommano gli effetti delle caratteristiche della nostra politica e della burocrazia.
Ricostruzioni dai tempi biblici, continui rifinanziamenti e spese che aumentano di anno in anno senza controllo e senza che le popolazioni colpite ne traggano beneficio. Nessuno controlla i lavori, nessuno controlla dove vengono spesi i fondi stanziati per la ricostruzione, l' unico controllo pressante, vessatorio ed insistente da togliere il fiato è da parte dell' uff delle entrate verso i contribuenti operosi ed onesti.
lodevole iniziativa ! Le luminarie può pagarle il comune.
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