di ANDREA DONATI
La terribile vespa |
L’assessore Tommaso Tarabusi ha relazionato sull’incontro che si è
tenuto sulla ‘castanicoltura’ a Castiglione dei Pepoli. Imputata la ‘vespa
cinese’ colpevole di aver ‘appesantito’ in modo più che considerevole la coltura
del castagno. Il parassita, che ha
potuto moltiplicarsi in modo esponenziale poiché non trova in Europa un
competitore che renda equilibrata la sua presenza, attacca il ‘riccio’ e lo rende infruttifero, con un
conseguente danno sul quantitativo di produzione. Si sta cercando una soluzione,
tentata al momento con l’inserimento in natura del ‘competitore naturale’ della
vespa. Il fine è quello di contenere
così la presenza del terribile parassita. L’operazione si presenta impegnativa
e pare che richieda un lungo tempo prima
di arrivare a una presenza di competitori tale da garantire il risultato
cercato e sperato.
Ecco la relazione:
Un confronto decisamente molto interessante quello
tenutosi giovedì 31 luglio presso il Comune di Castiglione dei Pepoli durante
il quale il presidente del Consorzio Castanicoltori dell'Appennino Bolognese
Renzo Panzacchi ha illustrato le problematiche relative alla vespa cinese.
Nel corso dell'incontro è stato analizzato a
livello regionale la concentrazione delle aree interessate dal castagno le
problematiche derivanti dalla vespa cinese e le soluzioni poste in essere dalla
Regione e dai privati.
Sono stati inoltre illustrati esempi di buone
pratiche derivanti dalla collaborazione tra pubblico e privato evidenziando
l'importanza di porre in essere, soprattutto da parte dei privati, azioni volte
al mantenimento e al controllo dei castagneti segnalando attraverso la
modulistica messa a disposizione dalla Regione le avversità del castagno.
Una breve illustrazione è stata fatta anche sulle
opportunità finanziarie messe a disposizione dalla Regione per potere sostenere gli investimenti
finalizzati al sostegno dei castagneti.
Molto interessante è stata a presentazione del progetto ‘Castanea, sviluppato all'interno dell'Istituto di
Istruzione Superiore ‘Arrigo Serpieri’, finalizzato a Conoscere, proteggere e
valorizzare il castagno dell'Appennino Bolognese
Dallo stesso è emerso un messaggio molto chiaro: se
si vuole scommettere sulle possibilità che può offrire la castanicoltura è
necessario affrontare l'argomento in modo professionale ed imprenditoriale
considerandolo un investimento di lungo periodo poichè i risultati possono
essere raccolti solamente dopo molti anni come hanno dimostrato i casi
illustrati nel corso del convegno.
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