lunedì 28 giugno 2010

Mucche nane a Castel D'Aiano


Vengono dall’Irlanda, sono mucche nane e da un mese pascolano nei campi del podere La Fenice di Santa Lucia a Castel D’Aiano. Sono docili, al massimo raggiungono il peso di 300 Kg e sono utilissime per pulire prati e boschi poiché si cibano solo di erba e lasciano intatti gli arbusti. In Appennino si trovano bene. Le mucche, di razza Dexter, si sono subito adattate anche perchè la temperatura dell’Italia è vicina a quella del loro paese, riscaldato dalla corrente del golfo. Questo successo ha già fatto pensare all’avvio di un ramo italiano della razza. E’ stato già individuato il possibile capostipite che è un toro, ovviamente della stessa razza, che si trova ora negli Stati Uniti. E’ più piccolo ancora delle sue future spose e quindi potrà dare il via a una nuova generazione più piccola ancora. L’inseminazione delle piccole mucche di Castel D’Aiano, tutte ancora ‘signorine’, avverrà in via artificiale. Il latte delle mucche Dexter, dai 4 ai 10 litri al giorno, è di ottima qualità e vi si ricava una mozzarella che qualcuno giudica di qualità equivalente se non superiore a quella della bufala campana. “L’importazione è stata facilitata”, spiega Pietro Vicinelli il più entusiasta per il nuovo arrivo poiché si è subito attivato per il progetto, “ da una signora irlandese, Anna Hamill, che sta ristrutturando un casolare a Savigno dove intende abitare. La signora sta inoltre imparando la nostra cucina per poi insegnarla ai numerosi stranieri innamorati dell’Appennino”. Vicinelli conclude sottolineando: “Le mucche all’atto pratico si sono rivelate delle vere ‘tosaerba bio’, poiché mangiano continuamente e non tralasciano alcun filo di erba”. Remo Giarandoni, che con il fratello Paolo, gestisce La Fenice, spiega poi che per scegliere i nuovi ‘tosaerba bio’ si è perfino formato un comitato composto , oltre che da lui, da Vicinelli e dalla signora Anna, anche dal giovane veterinario, Michele Passarelli e dall’agricoltore, Franco Venturi. “ L’organismo si è poi trasferito più volte nel paese dove la mucca Dexter è la regina dell’agricoltura per effettuare scelte adeguate. Il Comitato si è trasformato in società d’importazione e le cinque piccole mucche hanno potuto raggiungere Castel D’Aiano”. Il comitato ha già altri traguardi da perseguire, il primo dei quali è l’importazione della altrettanto piccola mucca, chiamata Highland in riferimento della regione scozzese da cui ha avuto origine. Se anche questa si dovesse ambientare bene potrebbe divenire un ulteriore arricchimento del patrimonio faunistico dell’Appennino bolognese.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Noto con piacere che la proverbiale loquacità del sig. Vicinelli ha colpito ancora.
Sono convinto della buona fede dell'autore dell'articolo, ma per diretta conoscenza del fatto mi permetto di dissentire su quanto scritto.
In primis il sottoscritto ha realizzato un sito internet, corredato di filmati tuttora presenti su YouTube, commisionatomi dal sig Vicinelli, quindi ho seguito in prima persona tutta la vicenda, e posso dire la verità su questa " Operazione".
Il tutto si è rivelato un completo fallimento, in quanto, per ignoranza e incompetenza in materia le 5 mucche sono state importate con un trasporto non idoneo, e quindi per legge destinate alla macellazione non alla riproduzione, inoltre questo Progetto ha due EVIDENTI ostacoli sia temporali che organizzativi:
primo , per poter appurare se l'incrocio ( Ammesso e non concesso che si riesca a importare e poi ad inseminare le signorine)abbia il risultato desiderato servono 2 anni.
secondo , il veterinario citato non è abilitato e tantomeno in grado di gestire questa cosa.
Preciso inoltre che il sig. Vicinelli ha si proposto questa cosa ma al momento dei fatti (PAGARE la sua quota) si è ritirato adducendo come motivazione che "non è quella che volevo".
Tutte queste mie affermazioni sono documentabili.
Grazie per la cortese attenzione Mauro Cabrini