giovedì 19 novembre 2009

Costretta a fare la 'boscaiola' in carozzina



Per colpevolizzare coloro che l’hanno lasciata sola con i guai della strada, Silvia Veratti si è messa a porre a dimora alcuni alberini sulla frana della strada che porta al suo podere e alla stalla dove ricovera i suoi cavalli. Silvia segue il ciglio della strada in carrozzella su cui è costretta da un tragico incidente di cavallo. La ragazza, animata da un amore profondissimo per l’equitazione e da una forza d’animo che la porta a superare ogni ostacolo, ha continuato l’attività con il cavalli e ha partecipato persino alle paraolimpiadi di Sidney e di Hong Kong. “Non voglio che la strada rifrani”, sottolinea ritornando al problema che l’affligge.” L’ho appena risistemata a mie spese e per contenere l’onere del verde, ho chiesto le piantine alla Comunità Montana”. Poi punta il dito contro la Provincia perché, pur essendosi verificato un grave smottamento che ha portato a valle un bel tratto di carrabile sul terreno di proprietà di questo ente, per la riparazione questo si è fatto di nebbia. “E’ una strada vicinale di uso pubblico e la riparazione toccherebbe alla proprietà, ma la Provincia non ha interesse e sostiene che io non avrei diritto di passaggio perché la servitù a mio beneficio non è stata registrata. Ho fatto notare che da sempre chi operava nel mio fondo passava da questa strada e che quindi il diritto di passaggio sarebbe comunque acquisito per usucapione, ma la Provincia non ci sente”. Il caso di Silvia è stato trattato persino da Striscia la Notizia. “Il risultato fu”, precisa l’atleta,” che mi fu permesso di deviare leggermente il tracciato della strada a monte, poiché la parte franata aveva creato un vuoto molto profondo e recuperare il tracciato storico in quel punto sarebbe stato costosissimo. La Provincia mi propone ora l’acquisto della lunga striscia di bosco dove c’è la frana. Ma cosa me ne faccio io del bosco, allevo cavalli e corro con i cavalli. Per due anni e mezzo ho dovuto raggiungere i miei animali con una jeep che permetteva di percorrere un tracciato difficile. Ora, se fossi aiutata almeno nella manutenzione…, non mi pare di chiedere nulla di assurdo, ma solo quello che l’ordinamento prevede a carico di tutti i frontisti di una strada vicinale”. Il neo sindaco di Monzuno Marco Mastacchi alla domanda di cosa intenda fare il suo ente ha detto: “Cercheremo di dare un aiuto. Non ci tireremo indietro. Contribuiremo con alcuni lavori pratici e con la fornitura di materiali. Tenteremo poi di coinvolgere la Provincia con un intervento congiunto”.

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