venerdì 11 ottobre 2024

Costituita la Comunità Energetica Rinnovabile dell'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese

 


La transizione verso modelli di produzione e consumo energetico più sostenibili rappresenta una delle sfide più importanti della contemporaneità e dell’attuazione degli obiettivi europei in materia di sostenibilità ambientale. Tra gli strumenti più innovativi a supporto della transizione energetica vi sono le comunità energetiche, modelli che pongono al centro il cittadino come consumatore e produttore, garantendo un accesso equo e sostenibile al mercato dell'energia.

Il 30 settembre 2024, il Consiglio dell’Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese ha deliberato all’unanimità la costituzione della Comunità Energetica Rinnovabile (CER) dell’Unione, la cui ufficiale istituzione è prevista per il 14 ottobre 2024, grazie al finanziamento della Regione Emilia-Romagna (Bando PR FESR 2021-2027, priorità 2, azione 2.2.3 – "Bando per il sostegno allo sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili").

La CER avrà la forma giuridica di associazione riconosciuta, un organismo aperto a nuove adesioni da parte di cittadini e organizzazioni in possesso dei requisiti previsti. L’associazione contribuirà alla transizione energetica del territorio, promuovendo l’utilizzo di energie rinnovabili, riducendo l’impatto climatico e favorendo un nuovo modello di organizzazione sociale basato sulla produzione e consumo sostenibile di energia.

L'obiettivo principale della CER è quello di generare benefici ambientali, economici e sociali per la comunità, promuovendo l'installazione di impianti a fonte rinnovabile, la condivisione dell'energia prodotta e la riduzione dei costi energetici per gli associati. Tutto questo avverrà nel rispetto della normativa vigente, con riferimento agli articoli 14 e seguenti del Codice Civile e alle finalità dell’art. 31 del D.Lgs. n. 199 dell’8 novembre 2021.

Le principali attività della Comunità includeranno:

  • produzione, consumo, immagazzinamento, acquisto e vendita di energia rinnovabile;
  • condivisione dell’energia prodotta;
  • accesso ai mercati dell’energia elettrica e fornitura di servizi di efficienza energetica;
  • promozione della mobilità elettrica e fornitura di servizi di ricarica per veicoli elettrici;
  • fornitura di servizi ancillari per la rete elettrica.

L’assemblea dei soci della CER ha anche stabilito che l’associazione promuoverà azioni socialmente rilevanti per il territorio, tra cui l'efficientamento energetico, la riduzione dei rifiuti, il potenziamento delle aree verdi, la lotta alla povertà energetica e la promozione della mobilità sostenibile. Per finanziare queste iniziative, l'associazione destinerà ogni anno parte dei suoi fondi a progetti promossi dall'Unione e dai Comuni aderenti.

A supporto della diffusione delle informazioni sulla CER e sulle modalità di adesione, la Giunta dell’Unione ha approvato il progetto "LAB.T.EC Appennino Bolognese e Transition Days", che prevede sei incontri formativi con i cittadini entro la fine del 2024 (tre nella Valle del Setta e tre nella Valle del Reno). Gli incontri sono finanziati nell'ambito del programma PR-FESR 2021-2027 – Obiettivo specifico 2, Azione 2.2.4, destinato al supporto degli enti locali nella transizione energetica.

Per la realizzazione della CER, sono stati assegnati complessivamente circa 80.000 euro di risorse.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dall'inizio dell'anno, la gioiosa macchina da guerra dell'eolico italiano - 12,34 GW nominali - ha prodotto 17.102 GWh di energia, 2,49 GW di media, il 20% del dato di targa.
Le 7.500 turbine eoliche sparse in tutta Italia hanno cioè prodotto meno della sola centrale di Brindisi. Il vandalismo ambientale non paga. No vento=no potenza elettrica.