La
transizione verso modelli di produzione e consumo energetico più sostenibili
rappresenta una delle sfide più importanti della contemporaneità e
dell’attuazione degli obiettivi europei in materia di sostenibilità ambientale.
Tra gli strumenti più innovativi a supporto della transizione energetica vi
sono le comunità energetiche, modelli che pongono al centro il cittadino come
consumatore e produttore, garantendo un accesso equo e sostenibile al mercato
dell'energia.
Il 30
settembre 2024, il Consiglio dell’Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese ha
deliberato all’unanimità la costituzione della Comunità Energetica
Rinnovabile (CER) dell’Unione, la cui ufficiale istituzione è prevista per
il 14 ottobre 2024, grazie al finanziamento della Regione Emilia-Romagna (Bando
PR FESR 2021-2027, priorità 2, azione 2.2.3 – "Bando per il sostegno allo
sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili").
La CER
avrà la forma giuridica di associazione riconosciuta, un organismo aperto a
nuove adesioni da parte di cittadini e organizzazioni in possesso dei requisiti
previsti. L’associazione contribuirà alla transizione energetica del
territorio, promuovendo l’utilizzo di energie rinnovabili, riducendo l’impatto
climatico e favorendo un nuovo modello di organizzazione sociale basato sulla
produzione e consumo sostenibile di energia.
L'obiettivo
principale della CER è quello di generare benefici ambientali, economici e
sociali per la comunità, promuovendo l'installazione di impianti a fonte
rinnovabile, la condivisione dell'energia prodotta e la riduzione dei costi
energetici per gli associati. Tutto questo avverrà nel rispetto della normativa
vigente, con riferimento agli articoli 14 e seguenti del Codice Civile e alle
finalità dell’art. 31 del D.Lgs. n. 199 dell’8 novembre 2021.
Le
principali attività della Comunità includeranno:
- produzione, consumo,
immagazzinamento, acquisto e vendita di energia rinnovabile;
- condivisione dell’energia
prodotta;
- accesso ai mercati dell’energia
elettrica e fornitura di servizi di efficienza energetica;
- promozione della mobilità
elettrica e fornitura di servizi di ricarica per veicoli elettrici;
- fornitura di servizi ancillari
per la rete elettrica.
L’assemblea
dei soci della CER ha anche stabilito che l’associazione promuoverà azioni
socialmente rilevanti per il territorio, tra cui l'efficientamento energetico,
la riduzione dei rifiuti, il potenziamento delle aree verdi, la lotta alla
povertà energetica e la promozione della mobilità sostenibile. Per finanziare
queste iniziative, l'associazione destinerà ogni anno parte dei suoi fondi a
progetti promossi dall'Unione e dai Comuni aderenti.
A supporto
della diffusione delle informazioni sulla CER e sulle modalità di adesione, la
Giunta dell’Unione ha approvato il progetto "LAB.T.EC Appennino
Bolognese e Transition Days", che prevede sei incontri formativi con i
cittadini entro la fine del 2024 (tre nella Valle del Setta e tre nella Valle
del Reno). Gli incontri sono finanziati nell'ambito del programma PR-FESR
2021-2027 – Obiettivo specifico 2, Azione 2.2.4, destinato al supporto degli
enti locali nella transizione energetica.
Per la
realizzazione della CER, sono stati assegnati complessivamente circa 80.000
euro di risorse.
Dall'inizio dell'anno, la gioiosa macchina da guerra dell'eolico italiano - 12,34 GW nominali - ha prodotto 17.102 GWh di energia, 2,49 GW di media, il 20% del dato di targa.
RispondiEliminaLe 7.500 turbine eoliche sparse in tutta Italia hanno cioè prodotto meno della sola centrale di Brindisi. Il vandalismo ambientale non paga. No vento=no potenza elettrica.