sabato 10 dicembre 2022

La viabilità delle valli del Reno e del Setta è la Cenerentola dell’Appennino bolognese che aspetta ormai da troppo tempo il Principe azzurro per risvegliarsi da un colpevole torpore

Tante le promesse da marinaio


 

A riportare per l’ennesima volta l’attenzione sulle ferite viarie della valle del Reno e di conseguenza della valle del Setta, il consigliere regionale per Rete Civica Marco Mastacchi (nella foto) che in una question time alla Giunta Regionale ha ricordato:

 

Dal primo pomeriggio di giovedì 24 novembre u.s., la circolazione sulla linea ferroviaria Bologna-Porretta è stata sospesa a seguito della caduta di alcuni detriti rocciosi dalla Rupe di Sasso Marconi.

I conseguenti disagi per gli abitanti delle vallate del Reno e del Setta ed in particolare per i cittadini di Sasso Marconi sono state ulteriori code, che si sono aggiunte a quelle ormai consolidate per la chiusura del ponte Da Vinci e per la chiusura della Sp 325 dall’aprile 2019, con traffico deviato sull’abitato di Gardelletta.

A queste difficoltà si sommano quelle esistenti dovute alla modifica della viabilità in corrispondenza del cantiere - fermo da più di 10 anni - del casello di Rioveggio e per i lavori sulla bretella autostradale Sasso Marconi – casello di Sasso Marconi sud, con la previsione di chiusura anche delle gallerie autostradali di Monte Mario.

Una situazione che, oltre ad essere ormai impossibile da sopportare, dimostra come la viabilità subisca gli effetti di anni di abbandono e come lo smantellamento delle Province e il passaggio delle competenze alla Città Metropolitana, in ordine alla gestione delle strade, si sia dimostrato fallimentare.

 

La scontentezza dei cittadini della Valle del Reno si è concretizzata nella raccolta di quasi 20.000 firme a sostegno del progetto della “bretella Reno-Setta”, ed è notizia di questi giorni che l’analisi di fattibilità di quest’opera funzionale al territorio è attualmente caldeggiata dal Ministero delle Infrastrutture. 

 

La domanda alla Giunta  era quindi: “Quali sono gli interventi e le iniziative che intende assumere nel breve e nel lungo periodo, per puntare ad accrescere la sicurezza del territorio montano e per il mantenimento delle condizioni ottimali della sua viabilità, sia quella di collegamento con i centri urbani di pianura che quella vicinale, per scongiurare il rischio di isolamento degli abitanti delle vallate del Reno e del Setta”.


L’assessore regionale alla viabilità Andrea Corsini ( nella foto),  dopo aver riferito che sono continue le interlocuzioni con Anas e con tutti i tavoli tecnici e politici per  sollecitare e coordinare le attività previste per la complessa gestione delle opere in esecuzione, ha detto: “Siamo consapevoli delle difficoltà e dei disagi sopportati dalle popolazioni locali, ma assicuriamo il massimo impegno per snellire e sveltire tutte le procedure.”

Mastacchi si è dichiarato non del tutto soddisfatto della risposta e ha insistito sul fatto che bisogna uscire dall’approccio ideologico di parte, poichè ingessa qualsiasi azione messa in campo. Ha sollecitato  una visione   più determinata e  più ampia d’insieme con un tavolo di confronto che possa dare una soluzione complessiva e non proporre singoli interventi poiché risultano spesso solo pezze che illudono di aver raggiunta la soluzione necessaria.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Trovo veramente folle questo incraniarsi sul secondo (!!) casello per Rioveggio quando non ci sono fondi, tempo, energia, personale per la MANUTENZIONE fondamentale per opere come il ponte di Sasso.

Anonimo ha detto...

Dice Corsini: “Siamo consapevoli delle difficoltà e dei disagi sopportati dalle popolazioni locali, ma assicuriamo il massimo impegno per snellire e sveltire tutte le procedure.”
Ma basta con questa aria fritta, sono anni e anni che ne siete consapevoli... non ve ne importa nulla.