Le motivazioni della sentenza che rende definitive le condanne per i gestori della casa famiglia di San Benedetto Val di Sambro
La Cassazione conferma
le condanne per i maltrattamenti ad anziani ospiti della casa famiglia ‘Il
Fornello’ di San Benedetto Val di Sambro, rigettando il ricorso degli imputati
perchè “hanno fatto leva proprio sulla specifica condizione di provata
fragilità delle vittime”, persone di età avanzata e non in grado di reagire
alle angherie. Inoltre questi comportamenti “sono stati in concreto favoriti
dalla condizione di minorata difesa” degli anziani, costretti “a subire le
sopraffazioni” essendo fisicamente incapaci di difendersi. Lo sottolinea la
Corte di Cassazione nella motivazione della sentenza che rende definitive le
condanne per il titolare della struttura e per la moglie: Luciano Ravaglia è
stato condannato a sei anni e otto mesi, anche per due episodi di violenza
sessuale ai danni di anziani ospiti, la moglie e dipendente Monica Torri a due
anni e otto mesi. La Cassazione riconosce la sussistenza delle aggravanti, cioè
di aver commesso i fatti in una struttura sanitaria e della minorata difesa.
Confermati anche i risarcimenti alle vittime. Le indagini avevano portato, a
febbraio 2019, all’emissione di quattro misure cautelari, anche per due
collaboratrici che hanno patteggiato. Nella sentenza si sottolinea come i
giudizi di merito non presentino vizi di legittimità. In particolare, nel
valutare le dichiarazioni di dipendenti della casa famiglia che hanno trovato
riscontro nelle riprese ambientali, da cui è emerso che gli imputati si
rivolgevano agli ospiti con parole sgradevoli, costringendoli in vario modo ad
assumere farmaci (come confermato anche da consulenze tossicologiche) e il cibo
disinteressandosi dei loro bisogni e delle condizioni di salute, lasciando
isolato al buio per ore chiunque si mostrasse “indisciplinato”.
Da Dubbio
5 commenti:
Galera a vita
Galera a vita per questi delinquenti !
La condanna sembra anche troppo mite
Vergogna
condanna 6 anni e 8 mesi a quel m....e, conosco una delle persone violentate dal titolare del Fornello, non ho parole per dire cosa farei a Ravaglia
Galera a vita , al buio, cibo avariato, lasciarli morire
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