Il busto di
Guglielmo Marconi al Pincio, a Roma, è stato imbrattato di vernice, in
mattinata.
L'azione è
stata rivendicata dal gruppo 'Creare è Distruggere'.
Alla base
dell'iniziativa, la presunta adesione al partito fascista dell'inventore, nato
a Bologna nel 1874 e morto a Roma nel 1937.
"È possibile accettare di venerare personaggi che hanno fatto del fascismo una mentalità, senza ripensamenti? Con le sue invenzioni Marconi fu l'iniziatore di una delle mutazioni più pericolose e devastanti per il mondo contemporaneo. Portandoci a tutto questo", ha scritto sulla sua pagina Facebook il gruppo Creare è Distruggere.
Il gruppo ha
inserito on line un video che riprende tutte le fasi del blitz messo in atto da
un uomo giunto in bicicletta. Sotto al busto è stato anche lasciato un foglio
con scritto: "Tutte le lotte sono la stessa lotta, non dimenticarlo".
Sul luogo
sono prontamente intervenuti i Carabinieri della Compagnia Roma Centro.
"Stiamo raccogliendo quanto scritto su internet e analizzando anche le
foto - spiega il maggiore Fabio Valletta - per dare un nome e cognome
all'autore di questa azione".
La questione
dell'adesione di Gugliemo Marconi al fascismo è una questione ancora
controversa e resta a tutto oggi oggetto di studio.
Fornito da Rai News
2 commenti:
La madre dei cretini è sempre incinta. Di parti gemellari.
Questi decerebrati fanatici, peraltro, hanno usato la rete ovvero le telecomunicazioni, ovvero i frutti del lavoro di Guglielmo Marconi, per pubblicizzare i risultati della loro peristalsi.
Sarebbe buffo se... se questi squadristi non fossero attivi in molteplici ambiti della vita con i loro vandalismi e violenza.
Gli invasati sono sempre dei cretini e questi "anti" non fanno eccezione.
Condivido ogni parola del commentatore delle 11.00. Sembra che Bologna per loro abbia tolleranza.
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