di Marco Leoni
MATTEO
SAUDINO :
La filosofia nasce dalla
meraviglia di fronte al mondo
“ Cos’è
la filosofia ? Ovviamente rispondere a questa domanda è molto
difficile perché la domanda è complessa e di fronte a una domanda
complessa le stesse risposte richiedono delle complessità da
sviluppare, da articolare, da affrontare.
Che
cos’è la filosofia ? Probabilmente alcuni di voi forse sapranno
rispondere dopo aver visto molti autori, dopo aver studiato molti
pensatori, dopo aver fatto un po’ di laboratori di filosofia.
Direi
di iniziare dunque a darci una risposta parziale partendo ovviamente
dall’etimologia della parola che in parte già conoscete.
Filosofia
è una parola composta da filo e da sofia, filo significa
amare
ma non soltanto un amore statico, un amore nel senso di
ricerca,
amore nel senso di tensione, movimento, andare verso.
Cosa
vuol dire ?
Vuol
dire che l’amore verso il sapere, la sapienza implica un andare
alla ricerca, un muoversi verso. Se ci pensate, la caratteristica
dell’amore e degli innamorati è quella di andare verso ciò che si
ama, l’innamorato va verso l’oggetto amato, la
caratteristica dell’amore è ricercare la cosa Amata.
Se
io amo un amico, e l’amicizia è una forma d’amore, voglio
passarci del tempo insieme, se amo uno sport lo voglio praticare, se
amo i miei genitori o i nonni voglio passare del tempo insieme a
loro, se amo una ragazza o un ragazzo voglio stare con lui o con lei.
Dunque,
amare vuol dire unirsi vuol dire stare insieme vuol dire andare alla
ricerca, al contrario l’odio è esattamente l'opposto, cioè io
rifuggo la cosa che odio.
Amore e odio hanno
dunque con sé la Pulsione ad andare verso o la Repulsione cioè
l’allontanarsi.
La
filosofia, filo, è amore cioè ricerca anelito vuol dire tensione,
andare verso, è movimento, ma verso che cosa ?
Seconda
parola, sofia.
Sofia
vuol dire in questo caso sapere, sapienza, conoscenza, saggezza, ma
queste parole non sono tutte equivalenti, in particolare sapienza e
saggezza hanno alcune diversità.
Il
sapiente è colui che sa, io vado da un sapiente perché voglio bere
alla fonte del suo sapere. Il sapiente mi darà conoscenze: sa, sa
tutto, ha le conoscenze della matematica, della geometria, delle
scienze mediche, ecc.... Il saggio è una persona che sa ma
tendenzialmente è una persona che sa spesso consigliare rispetto i
comportamenti di vita, il saggio è colui che sa vivere bene che sa
compiere delle scelte: chiedo un consiglio a mio fratello più grande
perchè penso che sia più saggio in quanto ha già affrontato queste
situazioni o chiedo un consiglio a mia nonna a mio nonno, chiedo
consiglio a una persona che io reputo saggia perché mi saprà
indicare la strada da percorrere in quel determinato contesto.
Dunque
la saggezza rimanda all’agire pratico: il saggio è colui che di
fronte alle scelte, di fronte ad ogni contesto sa compiere la scelta
giusta sa compiere dunque una scelta fra opzioni diverse, invece il
sapiente è più legato al mondo teoretico, teorico della conoscenza,
è colui che conosce.
La
filosofia è l’amore per la conoscenza, conoscenza della verità,
conoscenza del senso delle cose, del mondo, della natura, dell’essere
umano ma anche conoscenza, saggezza, su come comportarsi.
La
filosofia dal punto di vista etimologico significa dunque amore per
il sapere, amore per la conoscenza. Questo atteggiamento è appunto
dinamico, è un viaggio che uno inizia perché curioso.
Il
motore della filosofia ovvero dell’amore per la ricerca, dell’amore
per il sapere, dell’amore per la saggezza, il motore di tale
viaggio di tale ricerca, di tale spinta è la curiosità.
Aristotele
ci dirà che è la meraviglia, è la meraviglia che muove l’uomo
alla conoscenza.
Provate
a immaginare di essere nella vostra casa, aprite le finestre e vedete
il mondo, le stelle, il sole, la luna, il cielo, gli alberi, la
natura, il giorno, la notte, la vita, la morte. Cominciate a
chiedervi che cos’è ? Perché ? Qual’è il senso del nascere
del morire? Che cosa vi è nell’universo, come è nato , che cosa
regola la Natura ?
La
curiosità verso queste grandi questioni, la meraviglia che sorge dal
guardare il mondo ci porta alla ricerca.
Dunque la filosofia porta alla domanda e il cuore pulsante della
filosofia è la domanda che sorge dalla Meraviglia.
Osservo
il mondo, la nascita di un bambino di un cucciolo. Osservo il male,
il dolore, la morte, osservo il cielo stellato, osservo l’alba, il
tramonto e mi chiedo il senso di tutte queste cose, del nascere e
morire dell’universo, delle stelle, mi chiedo il senso dell’amore,
della felicità, del dover lavorare, del dover soffrire, dover
obbedire a delle leggi o non dover obbedire.
Quando,
incuriosito rispetto al mondo in cui vivo, mi pongo delle domande,
ecco che lì nasce la filosofia.
La
filosofia dunque è domanda. Da essa poi inizia la ricerca delle
risposte, ma la filosofia, ragazze e ragazzi, non sarà mai la
risposta, la filosofia è la domanda e le domande che l’umanità e
le civiltà continuano a porsi, sono sempre le stesse: esiste Dio?,
cos’è essere felici?, qual è il senso della vita? Altre
ovviamente non ci sono più perché alcune risposte, soprattutto
quelle di natura astronomica, astrofisica, scientifica, matematica ce
le siamo date. Oggigiorno la narrazione scientifica ci dà alcune
grandi certezze sull’universo, ma alcune altre risposte non ci
sono.
Dunque
le domande sono il motore mobile che mette in movimento la
Filosofia,sono il motore della ricerca.
Dove
c’è meraviglia c’è domanda, dove c’è domanda c’è
filosofia, dunque la meraviglia genera la filosofia. Ma la filosofia
è soltanto meraviglia e domanda? No, nasce con la meraviglia e la
domanda, ma la filosofia è ancora qualcosa di più, la filosofia è
tentativo di risposta.
Inizialmente
le risposte alle grandi domande della vita sono state di natura
mitica. Le civiltà uscite da condizioni primitive, quando hanno
cominciato a sviluppare il linguaggio, la comunicazione verbale e
hanno cominciato a organizzarsi in comunità hanno cominciato a porsi
delle grandi domande e anche a darsi delle risposte. Le prime
risposte sono tutte di natura mitica, sono dentro il mitos, dentro
una narrazione fatta di racconti mitici, cioè di racconti che hanno
a che fare con gli Dei, con una natura magica, hanno a che fare con
le religioni, e dunque la spiritualità diventa quasi leggenda.
Tutte
le civiltà, dai maia agli atzechi, dagli assiri babilonesi, a quella
dell’India, della Cina del Giappone, dalle nordiche celtiche, alle
civiltà greche e latine hanno narrato storie mitiche per dare una
risposta a quelle curiosità dalla natura magica, divinità dei che
si sono occupati di noi. Dio che ci ha generato, la creazione dal
nulla o il governo delle cose sono risposte mitiche a delle domande
tipo qual è il senso della vita, cosa c’è dopo la vita, che cos’è
la morte. Tutte risposte mitiche.
La
resurrezione, la reincarnazione, il nulla, tutta una serie di
risposte mitiche. Ma quella non è la filosofia, quella è la
curiosità umana che partorisce queste risposte. La filosofia nasce
quando al mito, che non scompare dall’oggi al domani anzi continua
a vivere al giorno d’oggi, subentrano e si affiancano risposte
logico razionali.
La
filosofia è risposta, ricerca logico razionale alle grandi domande
che sorgono dalla meraviglia,
la filosofia è domanda ma poi è ricerca di risposta a
questa domanda. Ma
questa risposta non sarà Odino, non sarà Zeus,
non sarà il faraone
divinizzato degli egizi, non saranno Adamo ed Eva,
Dio che genera
l’umanità ma saranno risposte logiche. Logos vuol dire razionali,
logico razionali.
Quando
al mitos subentra Il logos lì nasce la filosofia. La
filosofia
è dunque ricerca razionale logica e critica di
senso,
di senso della vita, di senso della natura che nasce
dalla
meraviglia. "
1 commento:
Con estrema semplicità oserei dire che la filosofia è anche la curiosità e il desiderio di conoscere del bambino che è in noi. E' la ricerca di una risposta alle più importanti domande che nascono dalla meraviglia e dall'amore verso la vita.
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