Lanciata
una campagna informativa che da una parte coinvolgerà i padroni di
immobili sfitti che vogliano metterli a disposizione degli studenti,
dall’altra proporrà ai fuori sede, con la collaborazione
dell’Università, la possibilità di studiare e vivere in Appennino
Dall'Unione
dei Comuni dell'Appennino
Per
tre mesi affitto e abbonamento per i mezzi pubblici gratis: è
quanto il Comune di San Benedetto Val di Sambro mette a disposizione
per i primi quattro studenti universitari fuori sede che decideranno
di accasarsi nel Comune appenninico. Il bando per richiedere questo
contributo è disponibile sul sito del Comune dallo scorso 4
settembre, con la modulistica e i requisiti richiesti.
L'idea
dell'amministrazione comunale nasce dalla consapevolezza di quanto
possa essere difficile e costoso per gli studenti fuori sede trovare
alloggio sotto le due torri. Piuttosto che rinunciare, però, si
potrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di studiare a Ripoli, o
in una delle altre frazioni di San Benedetto vicine alla stazione
ferroviaria. Il prezzo standard degli affitti è di circa 300 € per
appartamenti da 4 persone, con quella cifra a Bologna non si trova
nemmeno un posto letto. Facendo l’abbonamento integrato treno+bus
proposto dalla Regione Emilia-Romagna, poi, per uno studente è
possibile arrivare nel centro di Bologna in una mezz’ora. Senza
contare il vicino casello autostradale di Rioveggio.
Il
Comune si sta attivando su due fronti diversi: prima di tutto
raccogliendo le domande dei proprietari di immobili sfitti che hanno
intenzione di metterli a disposizione degli studenti con contratti
annuali, costituendo così un albo per la concessione in locazione di
appartamenti privati per nuove famiglie residenti, famiglie numerose
e studenti fuori sede.
In
seconda istanza, promuovendo questi immobili grazie alla
collaborazione con l’Università di Bologna e di ER.GO, l’Azienda
Regionale per il Diritto agli Studi Superiori dell'Emilia Romagna,
che pubblicheranno gli annunci sulla “Vetrina alloggi” da loro
gestita. Si tratta di una bacheca virtuale pensata come servizio agli
studenti. Il Comune ovviamente si riserva di verificare le condizioni
degli appartamenti in affitto: posizione, dimensione, arredamento,
canone di locazione richiesto.
«Quando
uno studente decide di andare a studiare in un'altra città»
chiarisce il sindaco Alessandro Santoni, uno degli ideatori
dell’iniziativa «una delle più grandi imprese consiste nella
ricerca dell'alloggio, sia per l’inadeguata disponibilità di
soluzioni abitative, sia per i costi. Per essere al fianco di questi
giovani studenti fuori sede e delle loro famiglie, abbiamo deciso di
mettere a loro disposizione alloggi di privati a costi competitivi
rispetto a quelli della città. Il Comune di San Benedetto Val di
Sambro è facilmente collegato alla città di Bologna in quanto
raggiungibile anche con mezzi di trasporto pubblici in poche decine
di minuti e offre al contempo un ottimo livello di qualità di vita,
che consente agli studenti di poter studiare in pace e tranquillità
in un paese ancora a misura d’uomo».
Il
Comune intende mettere gli studenti fuori sede al centro di un
progetto più ampio di valorizzazione territoriale, per favorire il
ripopolamento delle zone montane, proponendo ai giovani un’esperienza
di vera partecipazione alla vita delle comunità. Questo perché,
come fa notare l’amministrazione, a partire dagli anni ’70 i
piccoli comuni montani hanno subito un sempre maggiore e progressivo
spopolamento a favore dei grandi centri urbani, con relativo
impoverimento dell’identità di quei piccoli centri a carattere
rurale, caratterizzati da un forte senso di comunità. «La nostra
convinzione» conclude il sindaco «è che l’inserimento di
popolazione in età giovanile, la formazione di forza lavoro
qualificata e la riqualificazione dei piccoli borghi potrà incidere
positivamente sulla struttura demografica del Comune di San Benedetto
Val di Sambro».
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