Molte
farmacie resteranno chiuse giovedì,
a meno che non si trovi un accordo. E' la protesta muscolare di
Federfarma Emila-Romagna minacciate, a loro dire, dalla pratica
crescente degli ospedali di distribuire farmaci direttamente dentro i
nosocomi in Regione. Alla serrata, che scatterà il 24 mattina,
dovrebbero aderire circa un migliaio di farmacie private aderenti a
Federfarma in Emilia-Romagna. Le comunali, invece, che non possono
scioperare contemporanemente alle private, chiuderanno il servizio
Cup per tutta la mattina. Rimarranno invece aperte le farmacie in
turno.
Alla
base della protesta,
come ha spiegato stamane alla stampa il presidente di Federfarma
Emilia-Romagna, Domenico Dal Re, la distribuzione diretta dei
medicinali attraverso gli ospedali, che molte Asl stanno
incrementando a scapito delle farmacie. Si tratta in particolare di
pazienti che soffrono di malattie croniche e che vengono presi in
carico dalle aziende anche per quanto riguarda la distribuzione dei
farmaci. «Ma questa protesta la facciamo in primis per i cittadini-
assicura Federfarma- hanno il diritto di trovare i medicinali in
farmacia, anziché essere costretti a spostarsi anche di molti
chilometri in farmacie ospedaliere che chiudono alle 17 e sono chiuse
nei prefestivi».
In
sostanza le farmacie chiedono
agli ospedali di ridurre di un terzo le prese in carico dirette di
pazienti, e perciò si sono dette disponibili a rinunciare ad una
parte dei loro emolumenti per la distribuzione dei medicinali. Fin
qui, però, la trattativa non è decollata. E dopo un anno si è
deciso per lo sciopero, anche se ancora questa mattina i
rappresentanti delle farmacie comunali erano in Regione per tentare
una intesa in extremis.
Se
non ci saranno schiarite nelle prossime ore,
comunque, giovedì mattina le farmacie private resteranno chiuse.
«Penso che l'adesione sarà molto ampia se non totale. Penso che
tutti i nostri colleghi abbiano capito che questa è forse l'ultima
carta che abbiamo da giocare», dice ancora Dal Re. Secondo il quale
la Regione avrebbe tutto da guadagnare in un maggiore coinvolgimento
delle farmacie.
«Continuiamo
ad aprire farmacie
che non hanno i farmaci, la metà ormai passa dal canale pubblico.
L'ultima legge regionale tutela le piccole farmacie, perché si
riconosce in loro un presidio. Ma che senso ha tenerle aperte se poi
non hanno i farmaci da distribuire? A questo punto chiederemo conto
al presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
(Fonte:
Agenzia Dire)
6 commenti:
Ma fatemi il piacere, le farmacie sono proprio delle sanguisughe pigliatutto, i pazienti a cui vengono dati i farmaci sono solo i malati cronici e non tutti i farmaci vengono elargiti da queste strutture, inoltre ti devi accontentare del marchio che ti propongono, se il marchio lo vuoi scegliere tu devi andare in farmacia, ultima cosa, se i farmaci li vuoi prendere in farmacia nessuno te lo impedisce, basta che dal tuo medico ti fai fare le ricette e paghi il ticket. Non ci trovo nulla di deplorevole sul fatto di far risparmiare qualcosa al servizio sanitario nazionale e al cittadino ammalato.
Le farmacie ospedaliere riforniscono l'assistito al momento delle dimissioni dopo un periodo di degenza. Per il proseguimento della terapia, l'assistito dovrà, comunque, rivolgersi al medico di base.
Le asl hanno il potere di decidere sul da farsi e se alle farmacie non sta bene possono anche chiudere non sono indispensabili, mentre l' asl lo è.
Le farmacie sono cresciute in questi anni come le banche aprofittando del bisogno dell' utenza, ora il vento è cambiato e spero cambi anche per le banche in modo che la gente possa muoversi e andare dove è maggiormente favorita.
Basta con le sanguisughe!!! banche e farmacie devono chiudere hanno aprofittato troppo. La storia insegna....tutti gli imperi prima o poi crollano.
Caro sig. 20.48 hai mai sentito parlare di LOBBY ?
Eccoti servito e sai quante altre ce ne sono ?
Corruzione, lobby, evasione, inciuci, condoni, abusi edilizi, frodi alimentari e TANTA ALTRA ROBA, fanno del nostro paese un grande insieme di inciviltà e tutti gli anni scendiamo da una graduatoria dei paesi virtusi ( chissa poi quanto siano credibili ).
Nello specifico sai quanto importa ai titolari di farmacie private il bene , il comodo, il conveniente dei malati ? ZERO, in compenso hanno anche la solidarietà delle farmacie comunali !!?
C...O BASTA SCRIVERE IMPEGNARSI E FARE PER CAMBIARE, come non lo so ma faccio ed eventualmente correggo.
l'anonimo che non ci sta
Anche nelle farmacie bisogna tornare il giorno dopo per avere il farmaco che ti serve perchè devono ordinarli poveri cari. Se cerchi un cosmetico lo trovi subito ma il farmaco no. Allora di che cosa si lamentano i cari titolari delle farmacie private?
CASTA, una roba tra parenti, amici di interesse, amici di BIG FARMA, non amici dei malati, grazie ai malati si arricchiscono.
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