C’è molta preoccupazione sulla proposta di riorganizzazione sanitaria dell’ ‘emergenza urgenza’ con cui ridisegnare la macchina sanitaria bolognese che avrebbe nella creazione di Centri di Assistenza Urgenza (CAU) il modo di snellire l'attività dei Pronto soccorso dai codici bianchi e verdi, cioè quelli di bassa complessità.
Il progetto non è ancora stato ufficialmente presentato, ma le sole indiscrezioni, ritenute però aderenti alla realtà, hanno già sollevato notevoli perplessità se non dichiarazioni di ‘inaccettabilità’. Ed è ciò che è avvenuto a Vergato dove, in chiusura del Consiglio Comunale, il consigliere Loris Bonantini (nella foto), in un suo intervento, ha denunciato la criticità del sistema emergenza che non trova soluzione nella nuova proposta, anzi, a suo dire, rappresenta un sensibile peggioramento.
“Non accetteremo nessun depotenziamento,” ha detto, chiarendo che non parlava solo a nome suo, ma anche del Comitato per la difesa della sanità in Appennino . “Si prospetta persino la diminuzione del numero di auto mediche”, ha poi aggiunto a riprova della sua denuncia. “ Vogliamo certezze, basta con le chiacchiere”, ha concluso, annunciando che se non ci sarà una inversione di tendenza, entro la fine del mese sarà organizzata una decisa manifestazione davanti all’ospedale o in Regione, cui di prevede la massiccia partecipazione della popolazione.
Il sindaco Giuseppe Argentieri ( nella foto) ha
condiviso la critica aggiungendo che il quadro che si sta delineando è
preoccupante, e con promesse vacue. “Si prevede anche la
destinazione di tutti i letti esistenti, in lunga degenza,” ha voluto ricordare fra i tanti
rilievi alla proposta. Il primo cittadino ha poi detto che il 9 agosto sarà
alla manifestazione organizzata dal sindacato presso il presidio ospedaliero.
Intanto l’incontro previsto per domani, giovedì 3 agosto, dove sarebbe stato delineato il processo riorganizzativo su cui si intendeva migliorare la macchina sanitaria, è stato rinviato, adducendo fra i motivi, le numerose assenze dovute al il periodo di ferie.
C’è però chi vede in tale rinvio la prova che il progetto è ancora in
fase di maturazione.
3 commenti:
Le autorità sanitarie non hanno rispettato in questi anni le promesse fatte per il riordino sanitario in montagna....non hanno ascoltato la voce dei cittadini che molto chiaramente non chiedevano L impossibile ma il necessario..Lo smantellamento del servizio sanitario in montagna, è continuato senza soluzione di continuità per tutti questi anni con il sostanziale appoggio dei sindaci che non hanno capito dove si voleva andare a parare ..al ridimensionamento cioè dell' ospedale di Vergato in nome di una ristrutturazione dei servizi rivelatasi penalizzante e quanto mai dannosa per i cittadini della montagna.... Anche i sindacati se ne sono accorti troppo tardi delle scelte fortemente sbagliate della regione e tentano una protesta flebile certamente inutile se non coinvolge tutti i sindaci dell' Unione e i sindaci dell' alto reno....Non possiamo rinunciare all' ospedale di Vergato centro della valle e ai servizi che ha sempre prestato,in nome di nessun riordino penalizzante,a cominciare da un pronto soccorso h 24.Mi dispiace davvero che isindaci non abbiano capito in tempo dove si voleva arrivare.....Penso debbano essere messe in campo soluzione che prevedano la privatizzazione dei servizi...Non si può assistere ulteriormente all agonia del servizio sanitario in montagna senza pretendere attenzione e interventi condivisi...Le enormi spese fatte in passato nel settore ,icontributi milionari fatti dai cittadini per migliorare i servizi ,gridano vendetta per coloro che hanno ridotto deserto il nostro ospedale....ci sono certamente responsabili che devono rendere conto....
Dario Mingarelli Consigliere comunale aCastel D Aiano
Non so di cosa stiate parlando, quello che succede è perfettamente quello che vogliono che succeda, non esiste alcuna crisi, esiste un programma, passo dopo passo lo stanno realizzando. WAKE-UP.
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