giovedì 26 maggio 2022

Il PNRR porterà in Appennino 90 milioni. La notizia ha alimentato numerose speranze

Marta Evangelisti: "Si raddoppi il binario ferroviario fino a Vergato e si realizzi un tratto di strada a percorrenza veloce"


L’annuncio del sindaco metropolitano, Matteo Lepore,  al convegno che si è tenuto recentemente alla Rocchetta Mattei , che verranno destinati  all’Appennino  90 milioni portati dal PNRR, è stato accolto con grande soddisfazione da amministratori e imprenditori locali che hanno visto nell’assegnazione  la possibilità di affrontare e risolvere molte delle criticità che affliggono l’area montana bolognese.

E’ una assegnazione di risorse molto importante e da sfruttare nel migliore dei modi e quindi ora ci si chiede come e dove verranno destinate quelle risorse. 


A sollecitare una risposta  all’interrogativo, il consigliere del Comune di Bologna, Marta Evangelisti ( nella foto), che in un comunicato scrive:

L’Appennino non è la moda del momento,  ma un territorio che necessita di investimenti seri, concreti e non più rimandabili. Credo quindi sia ora che alle affermazioni e alle dichiarazioni di intenti debbano seguire azioni e fatti concreti. Probabilmente un’occasione così non ricapiterà e già si sono mossi i Comuni per partecipare a numerosi bandi.

La Città metropolitana offre la collaborazione tecnica che sicuramente sarà necessaria.

Il Comune di Bologna ha detto che sarà ente capofila, vista la complessità di organizzare e declinare i finanziamenti che arriveranno. Anche gli imprenditori ci saranno e loro, dobbiamo dirlo, non hanno mai smesso di crederci e di provarci. 

Tutti però, dalle Amministrazioni locali, ai cittadini e agli stessi imprenditori, hanno chiesto di migliorare nettamente i collegamenti, sia stradali che ferroviari. Occorrono corse più numerose, in orari serali ed un tratto di strada a percorrenza veloce.

Per questo ho chiesto in Consiglio comunale un preciso impegno al Sindaco, affinché si faccia parte attiva nei confronti della Regione per rivedere quei piani programmatici per le infrastrutture e la mobilità (PUMS E PTM) che non prevedono ad oggi il raddoppio del binario fino a Vergato e, appunto, un tratto di strada a percorrenza veloce.

 

In un ordine del giorno presentato alla giunta petroniana dal gruppo consiliare bolognese di Fratelli d’Italia, di cui l’Evangelisti fa parte, si chiede:

1 - Di porre in essere  tutte le azioni necessarie  al fine di favorire lo sviluppo di una rete ferroviaria atta a consentire la percorrenza dei treni con un cadenzamento a 15 minuti, con corse serali e notturne soprattutto nel fine settimana.

2 - Di intraprendere  nei confronti del Governo e della Regione tutte le azioni necessarie a favorire lo sviluppo di un tratto di percorrenza veloce che possa ovviare al problema del traffico, dei rallentamenti e dei conseguenti incidenti lungo la strada Porrettana SS64 nel tratto interessato da quel comprensorio territoriale.

3 - Infine che si chieda alla Regione quali azioni intenda porre in essere per rendere attuabile la modifica del trasporto su ferro, secondo la modalità richiesta anche dagli imprenditori, in termini di riduzione dei tempi di percorrenza e di aumento del numero di orario delle corse e riguardo  la necessaria riduzione dei termini di percorrenza anche su gomma, nel tratto che collega l’Appennino al capoluogo di Bologna.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

...Vergato? Ma sa di cosa parla questa? Con 30 milioni se va di lusso ci si fa a malapena il secondo binario da Casalecchio a Sasso.

Anonimo ha detto...

Da La Repubblica Parma: "il raddoppio del tratto di ferrovia Parma Vicofertile, di sei anni, che ha già una progettazione definitiva, finanziato per 260 milioni ma che con l'aggiornamento aumenta a 470."

Sono 7 km a 59 milioni di costo per ogni km.

Si, dai, con i 90 milioni promessi ci facciamo giusto un km e mezzo.

Anonimo ha detto...

Ovviamente intendevo scrivere 90 e non 30 milioni