Una piazza giovane ha sfidato il freddo pungente di
un inizio di marzo capriccioso e ha partecipato stasera, 5 marzo, alla manifestazione per la pace e contro la
guerra in Ucraina e che si è tenuta a Sasso Marconi.
Fra i protagonisti i piccoli scolari dell’asilo Grimaldi che, accompagnati dai genitori, sono partiti dalla loro scuola e in corteo hanno raggiunto la piazza. Ad attenderli gli oratori e i componenti del quintetto d'archi dell'Oro del Reno, fra cui Annalisa Vandelli, venuta da Modena appositamente per l'occasione.
Fra i presenti, l’onorevole Andrea De Maria ( nella foto) , in rappresentanza del parlamento italiano e il consigliere regionale Marco Mastacchi.Gli interventi sono stati introdotti dal vice sindaco di Sasso Marconi, Luciano Russo, che ha giudicato ciò che sta avvenendo in Ucraina “ una aggressione brutale, un attacco a tutto il mondo occidentale, che mette a confronto due modi diversi di concepire la gestione dei popoli, quello democratico e quello dittatoriale” .
La rappresentante dell’associazione Italia-Ucraina ( nella foto) ha sottolineato la generosità degli italiani nel sostenere e accogliere i fuoriusciti . “ Il vostro cuore è grande e l’Ucraina non è sola”, ha sottolineato.
L’onorevole De Maria ha messo l’accento sulla
diversità fra Putin e il popolo Russo, da non confondere :“ Siamo a fianco di
coloro che pur rischiando tutto, persino la vita, scendono in piazza e manifestano a Mosca e in tante altre città
russe.”
Ha concluso la manifestazione l’intervento del sindaco di Sasso Marconi, Roberto Parmeggiani (nella foto) : “Non vogliamo più società che creano vittime”, ha detto riferendosi alla aggressione Russa in Ucraina. “Sono contento di questa piazza piena che testimonia la grande vicinanza a un popolo incomprensibilmente martoriato e sono felice di aver potuto lanciare questo grido di condanna”.
Il rientro è stato accompagnato dalle esibizioni quintetto d'archi dell'Oro del Reno: ha suonato l’inno ucraino e l’inno alla Gioia a sottolineare che l’Ucraina è un paese europeo. Infine si è saputo che 8 profughi, fra cui tre bambini, sono ospitati al centro delle Missionarie dell’Immacolata Padre Kolbe, di Borgonuovo.
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