Si parte mercoledì prossimo, 7 agosto.
di Martina Mari
Un tavolo, una sedia, una luce e magari un libro o degli appunti: tutto qui? No, manca la cosa più importante, la più impalpabile e potente: il pensiero!
Così ogni anno a Castel d’Aiano si tiene la rassegna di serate filosofiche “Va’ pensiero”, organizzata dal Circolo culturale del paese e patrocinata dall’Amministrazione comunale.
Gli incontri, che partono da una lezione a cui seguono domande e conversazione con il pubblico, si tengono in forma itinerante, ogni anno in luoghi diversi: da una piazza a un piccolo borgo, da un santuario ad un angolo naturale.
Si tratta di un gesto semplice che vuole restituire la filosofia alla sua origine civica e sociale, al luogo della sua nascita: la piazza, il mercato, la palestra, la via.
Luoghi di parole, scambio, comunicazione, luoghi di pensiero messo in comune come una fiaccola che si accende di mente in mente: questa è l’idea che ha ispirato gli organizzatori di questo evento culturale che ormai è diventato una tradizione nel programma di manifestazioni estive di Castel d’Aiano.
A questi incontri basta sedersi e ascoltare, senza particolare concentrazione: si può tornare a casa con un pensiero in più, una chiarezza in più o un dubbio in più, ma un dubbio invitante a ricercare ancora, secondo la più nobile tradizione filosofica.
Va’ pensiero, quest’anno giunto alla settima edizione, si articolerà in quattro appuntamenti:
mercoledì 7 agosto, nella piazzetta 2 agosto 1980, Victor Pantaleoni terrà una lezione intitolata “E’ per questo che nessuno ricorderà il tuo nome: l’umanità tra fama e oblio”.
Domenica 11 agosto, in piazza Nanni Levera a Castel d’Aiano, Roberto Zanni tratterà il tema “Siamo liberi nell’ordine? L’incontro segreto tra Leibniz e Spinoza”.
Mercoledì 14, vigilia di ferragosto, presso il parco delle grotte di Labante, Roberto Masini proporrà “Esperimenti con la libertà: la pratica filosofica nella Grecia antica”;
Martedì 20 agosto: nfine una
serata dedicata alla letteratura con Alessandro Cintori a Rocca di Roffeno
nella piazzetta Morandi: “Un paese ci vuole: campagna, natura e mito
nelle opere di Cesare Pavese”.
A chi vorrà partecipare, soprattutto a chi verrà dalla pianura, un consiglio pratico: munitevi di un maglione perché anche quando a Bologna o Modena sono 36 gradi in Appennino, la sera, è piacevolmente fresco.
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