L’autopsia in corso sul cadavere di Natalia Chinni, l'insegnante uccisa a Gaggio Montano, ha dato conferma ai sospetti che la donna fosse stata colpita da pallini sparati da un fucile da caccia. I piccoli proiettili trovati sul corpo sono sette.
Per il delitto è indagato a piede libero, con
l'accusa di omicidio aggravato dai futili motivi, un cugino della vittima, che risiede
in una costruzione attigua a quella dove è stato trovato il corpo senza vita
della donna.
Per capire quale sia l'arma utilizzata e se i
proiettili siano compatibili con quelli ritrovati ieri nel fiume Reno, è
necessario un esame balistico che sarà avviato a breve. I consulenti tecnici
hanno inoltre fissato l'orario della
morte intorno alle 4.30 di sabato mattina.
I Carabinieri stanno continuando a indagare
per far piena luce su tutti gli aspetti della tragica vicenda e individuare con
certezza il colpevole.
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