venerdì 21 aprile 2023

L'arte di Wolfango in mostra a Colle Ameno di Pontecchio Marconi

La mostra resterà aperta a fino al 22 luglio e sarà integrata da una serie di eventi collaterali, per celebrare la figura di Wolfango unendo arte, musica e teatro.


Verrà inaugurata domani, sabato 22 aprile, alle 17,  nella Villa Davia del borgo di Colle Ameno a Sasso Marconi,  la  mostra del pittore e illustratore bolognese Wolfango

L’evento celebra l’incontro tra un luogo ricco di storia e da sempre legato all’arte come Colle Ameno e un artista eclettico e raffinato come Wolfango, uno dei più grandi Maestri bolognesi del Novecento.

Curata da Alighiera Peretti Poggi, figlia dell’artista, e da Laura Pasquini, docente di Storia dell’Arte medievale all’Università di Bologna, l’esposizione  propone un viaggio attraverso la lunga produzione artistica di Wolfango, accostando per la prima volta opere pittoriche, come i grandi quadri e i disegni a carboncino e pastello, alle illustrazioni di opere letterarie differenti.

Ritratto di Wolfango

Il percorso espositivo, allestito nelle sale di Villa Davia, comprende inoltre alcuni pezzi inediti, mai esposti prima: fiori e frutti che abitano di solito le pareti di famiglia, le case dei figli e quella dello stesso Wolfango, oggi annoverata tra le Case e studi delle persone illustri dell'Emilia-Romagna. Si potranno poi ammirare le illustrazioni delle fiabe dei fratelli Grimm, eseguite da Wolfango all’inizio degli anni ’60, i grandi quadri, i disegni, la Commedia illustrata, i tarocchi e le maschere: opere che consentiranno ai visitatori di conoscere da vicino le diverse ‘anime’ dell’artista.
 

“Wolfango a Colle Ameno” è un evento promosso dal Comune di Sasso Marconi - Assessorato al Turismo con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana di Bologna, Università di Bologna - Dipartimento di Storia Culture Civiltà, Fondazione Marconi, Arte & Fede e il sostegno di EmilBanca Credito Cooperativo e del Comitato Soci Emil Banca Sasso Marconi-Marzabotto.

All’inaugurazione interverranno: Roberto Parmeggiani, sindaco di Sasso Marconi, Barbara Panzacchi, consigliera metropolitana con delega al Turismo, Simona Lembi, resp. Piano per l’Uguaglianza Città Metropolitana di Bologna, Marilena Lenzi, assessora al Turismo Comune di Sasso Marconi, Valerio Bignami, presidente Comitato Soci Emil Banca Sasso Marconi-Marzabotto, Alighiera Peretti Poggi e Laura Pasquini, curatrici della mostra.

La mostra resterà  aperta fino al 22 luglio e sarà visitabile il   giovedì e venerdì dalle 16 alle 21, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 21.

Ingresso: 5 Euro 

La mostra sarà integrata da una serie di eventi gratuiti, programmati nelle sale di Colle Ameno per valorizzare la figura di Wolfango e creare una connessione tra arte, musica e teatro.

Venerdì 28 aprile il primo appuntamento: un concerto della Doctor Dixie Jazz Band per il compleanno di Wolfango (Salone delle Decorazioni, ore 21).

 

BIOGRAFIA: Wolfango (Peretti Poggi) è nato a Bologna nel 1926 e ivi è deceduto nel 2017. Dotato di forte innatismo è stato educato all’apprendimento del linguaggio dei segni e dei colori da uno zio pittore, Giuseppe Mazzotti. Si è diplomato al liceo Galvani e poi é stato iscritto per alcuni anni alla facoltà di Medicina, riducendo tuttavia tale impegno soltanto allo studio dei saperi anatomici relativi alle arti figurative. La vocazione lo riporta alla pittura; e, mentre ricerca la sua personale definizione stilistica, si applica all’illustrazione di libri, firmandoli con vari pseudonimi. Tra i lavori più importanti: una Divina Commedia, in tre volumi, con cento tavole a colori, 1972; quindi un Pinocchio, 1980; Gesù oggi di E. Radius, 1966 (1° Premio Fiera del Libro di Bologna); Donne del Risorgimento di O. Visentini, 1960; Il Giorno e le Odi, 1985; Storia di Re Enzo di M. Marchesini, 2007; Alice nel paese delle meraviglie, 2012; I Pollicino, 2015; I Cappuccetto Rosso, 2016; Il Gatto con gli stivali, 2017. Come “figurinaio” dal 1964 ha modellato circa 180 statuine dell’ormai suo famoso presepio, nonostante si sia sempre dichiarato agnostico. Notoriamente assenteista, Wolfango, lontano dal cosiddetto sistema dell’arte, tutto “rumore e furia”, ha esposto e ha cominciato a vendere quadri e disegni soltanto nel 1986, in particolare dopo la mostra Wolfango Grandi dipinti, curata da Eugenio Riccòmini, nell’ex chiesa di Santa Lucia, a Bologna, nella cui Aula absidale è tuttora esposto il suo quadro La cassetta dei rifiuti, dipinto nel 1968. Nel vestibolo contiguo alla chiesa di San Giovanni in Monte si trova, invece, un’altra grande opera, Resurgo, del 1978. Un terzo quadro Il cassetto, del 1976-77, è visibile nella Sala Stampa del Comune di Bologna, in Palazzo d’Accursio; mentre Lo scatolone dei giacattoli, realizzato nel 1999 e Lo scatolone della spesa del 1971, di proprietà della Fondazione Carisbo, sono conservati a Bologna negli spazi museali di Genus Bononiae. Nel 1991 ha presentato numerose opere nell’ex Carcere di San Giovanni in Monte, a Bologna, in una mostra dal titolo Wolfango. Nel 1994 e nel 1997 ha esposto una serie di acqueforti nella Galleria della Neve a Bologna. Sul piano critico-estetico si sono interessati a Wolfango, oltre ad Eugenio Riccòmini, anche Federico Zeri, Vittorio Sgarbi, Guido Armellini, Adriano Sofri, Antonio Faeti, Graziano Campanini, Matteo Marchesini, Claudio Cerritelli e Giorgio Soavi, che gli ha dedicato il libro Il quadro delle patate, ed. Guanda, Parma, 1994. La Fondazione Carisbo, nel 2008, gli ha dedicato un’antologica corredata da un catalogo curato da Eugenio Riccòmini e Graziano Campanini con un testo introduttivo di Philippe Daverio. Nel 2013 al Museo della Sanità e Assistenza Oratorio dei Battuti, nel Complesso Monumentale di Santa Maria della Vita di Bologna, l’antologica Wolfango illustratore, curata da Tiziana Roversi, ha presentato le sue illustrazioni di libri per ragazzi. Nel 2011 ha ricevuto il Premio Marconi per la pittura. Nel 2016 viene insignito della Targa Volponi e il regista Teo De Luigi realizza, in occasione dei 90 anni del pittore, un film dal titolo Una lunga fedeltà, ripetendo l’impresa di trent’anni prima, quando girò un brillante documentario (Dipingere il silenzio) durante la mostra in Santa Lucia. A novembre 2016 nel Palazzo Comunale di Bologna sono stati esposti quattro dipinti inediti in una mostra dal titolo Wolfango. Le quattro stagioni - Concerto per frutta e verdura. Una successiva mostra, Wolfango disegnatore, è stata ospitata nel 2017 nella Sala Ercole del Comune di Bologna. Nel 2018 Wolfango viene insignito dell’Archiginnasio d’Oro alla memoria. Nel 2019 Il Presepio di Wolfango è stato esposto nel complesso di Santa Maria della Vita (Chiesa, Museo e Oratorio dei Battuti). Due anni dopo, nel 2021, è stato Il Dante di Wolfango ad essere esposto nel Museo e nell’Oratorio dei Battuti. Wolfango ha condotto con il figlio Davide, anch’egli pittore, il corso Mano Matita Museo alle Collezioni Comunali d’Arte di Bologna e sempre con lui ha insegnato disegno e pittura.

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