domenica 12 maggio 2024

Come evitare il disastro "Peste suina africana"

Le tecniche e le precauzioni per evitare che la pestilenza si diffonda


di Martina Mari

Martedì prossimo, 14 maggio, alle 14, nella Sala civica Le Caselline di Pian di Setta a Grizzana Morandi  si terrà un incontro informativo-organizzativo sull’emergenza ‘Peste Suina Africana’.

La Peste Suina Africana è una malattia infettiva che non colpisce l’uomo, ma solo i suini selvatici e domestici, con gravi ripercussioni sulla salute degli animali.

In Italia, come in diversi altri Paesi, l’infezione si diffonde principalmente tra i suini selvatici, che mantengono l’infezione nell’ambiente rendendo difficile la sua eradicazione. 

La malattia, già segnalata a partire dal novembre 2023 con casi in cinghiali morti e abbattuti rinvenuti in comuni dell'Appennino parmense e piacentino, richiedono la massima attenzione da parte di tutti per prevenire la diffusione della malattia che provoca danni agli allevamenti per la mortalità dei suini e danni gravissimi alla economia per il blocco delle esportazioni di prodotti a base di carne suina.

La collaborazione di tutti i cittadini è fondamentale nella prevenzione della diffusione della Peste, per questo è stato organizzato un incontro informativo rivolto a tutti gli operatori e cittadini interessati, in particolare a:

agricoltori, tartufai, raccoglitori di funghi, operatori che effettuano attività di taglio dei boschi , gruppi organizzati di cammino o escursionisti e loro guide, pescatori, ciclisti e motociclisti che praticano il fuori strada (Mountain Bike, Moto escursionisti), Operatori della Polizia Municipale e delle altre Forze dell’Ordine Operatori degli Enti Locali con l'obiettivo di promuovere la conoscenza della malattia e le modalità di diffusione, per adottare i corretti comportamenti e favorire un intervento tempestivo, in sinergia con tutte le istituzioni locali coinvolte, al fine di tutelare le aree indenni e proteggere gli animali dalla malattia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' una scusa per produrre crisi alimentare, distruggere il comparto carni suine, poi tacca al pollame con la balla dell'aviaria.