Scoperte autocertificazioni irregolari per ottenere i buoni spesa dei comuni dell’Alto Appennino bolognese
Delle 800 autocertificazioni presentate ai Comuni dell'alto Appennino per ottenere il beneficio a sostegno della ‘spesa’ per famiglie in difficoltà, ben 80 erano ‘truffaldine’, il 10 %. Un dato inquietante poiché la truffa penalizza chi è veramente in difficoltà. Triste verifica che si aggiunge a quella altrettanto inquietante dei numerosi furbetti del ‘reddito di cittadinanza'. I sussidi dello Stato sono in una nave attaccata dai pirati. I Finanzieri estenderanno la verifica in altri comuni.
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza informa:
Nell’ambito del dispositivo di vigilanza predisposto per far fronte all’emergenza sanitaria, economica e sociale in atto, i Finanzieri hanno avviato specifici controlli nei confronti dei beneficiari dei buoni spesa erogati dai Comuni alle famiglie in difficoltà e destinati all'acquisto di generi alimentari e di prima necessità. Le attività ispettive hanno riguardato oltre 1000 domande presentate presso l’Unione dei Comuni dell’Alto Appennino Bolognese per l’ottenimento del beneficio, consentendo l’approfondimento di oltre 800 posizioni, caratterizzate da autocertificazioni con profilo di rischio. I controlli, condotti nello specifico dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Vergato, hanno permesso di accertare la presentazione, da parte di 80 beneficiari della specifica misura, di autocertificazioni riportanti dati riferiti a requisiti oggettivi, soggettivi e reddituali, incongruenti e/o non veritieri rispetto a quanto richiesto dall’ente erogante, tali da determinare la decadenza dei benefici richiesti. Le irregolarità riscontrate sono state sanzionate amministrativamente e segnalate all’Ente erogante per il conseguente recupero delle somme accertate, per un valore totale degli indebiti importi percepiti di oltre 44.000 euro. Le attività di controllo, che proseguiranno con la collaborazione degli enti locali interessati, testimoniano l'impegno della Guardia di Finanza nell'azione di contrasto a ogni forma di illecito nel settore della spesa pubblica, a tutela dell'economia nazionale, nell'ottica di prevenire distrazioni di risorse e garantirne un più efficace indirizzamento verso famiglie, soprattutto in tale momento, realmente bisognose di sostegno economico.
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