Il detto popolare ‘parenti serpenti’ trova conferma in questo
episodio che ha per protagonista un’intera famiglia. Un imprenditore e due dei
suoi figli sono infatti finiti nei guai per aver sottoscritto una fideiussione
bancaria falsificando la firma del terzo figlio, il quale si è trovato, a sua
insaputa, coinvolto nell’operazione bancaria. I Carabinieri hanno comunque
rilevato il falso e i tre, padre e due figli, sono stati denunciati per concorso
in falsità materiale e sostituzione di persona.
La denuncia conclude un’indagine
avviata dopo che un libero professionista di Castel di Casio si è recato in
caserma a Porretta Terme per sporgere querela nei confronti del padre e dei due
fratelli. I quattro, denunciati e denunciate, lavoravano assieme in un’impresa di costruzioni, ma nel 2006 il cittadino
di Castel di Casio è uscito dalla società e a sua insaputa, il padre e i due
fratelli gli avevano acceso una fideiussione di 130.000 euro di cui la vittima
ne è venuta a conoscenza soltanto qualche giorno fa quando una banca di
Porretta Terme lo ha contattato in merito al negozio giuridico a lui intestato.
La firma apposta in calce al documento redatto sette anni fa è risultata falsa
da una perizia calligrafica svolta da un perito tecnico incaricato dallo stesso
denunciante.
Dal Comando
Provinciale Carabinieri di Bologna.
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