Di Andrea Defranceschi (nella foto), capogruppo Movimento 5 Stelle in Regione.
Osservando il resoconto generale del ‘Italia Loves Emilia’, il concerto di beneficenza realizzato per i terremotati a settembre 2012, enorme ed emozionante successo che ha portato complessivamente a poter
usufruire di oltre 4 milioni di euro, sommando le entrate del Live (3.075.678,31 euro) a quelle derivate dalla vendita del CD/DVD (1.229.380,46 euro), ci è balzata agli occhi una cifra strana: i quasi due milioni di costi di produzione.
Il totale degli incassi dell’evento infatti, fu di quasi 5 milioni di euro (4.915.146,233 euro) escluso il DVD, mentre il totale delle uscite trattenuto per le spese di realizzazione del concerto e dunque non devoluto, è pari a 1.839.467,92 di euro.
Ora, per chi non è del ramo, noi inclusi, queste cifre possono non significare niente, e invece abbiamo scoperto che questo concerto, in cui il cast artistico composto di ben 14 big ha partecipato a titolo
COMPLETAMENTE GRATUITO, ha spese di produzione DOPPIE rispetto qualunque altro concerto realizzato per la televisione con il quale lo si voglia confrontare.
Solo per fare un esempio, il concerto del Primo Maggio di Piazza San Giovanni a Roma, non ha raggiunto nemmeno i 600mila euro di spese di produzione (all'incirca 580mila euro) , riprese aeree incluse.
Chiedete alla Rai per credere.
Ancora più eclatante, è il paragone con il ‘Concerto per l'Emilia’ tenutosi al Dall'Ara il 25 giugno 2012 in cui persino la produzione, la Assomusica, lavorò gratuitamente: ‘I costi di produzione saranno ridotti al minimo, grazie all'apporto gratuito di persone, strutture e servizi.
L'estrema riduzione dei costi di produzione consentirà di devolvere l'intero incasso della biglietteria in un fondo della Regione, per la destinazione integrale alle finalità di solidarietà e ricostruzione’. In
quell'occasione nulla all'infuori del rimborso spese venne trattenuto né dalla produzione né dal canale televisivo appaltante.
Chiediamo quindi alla Giunta, e in particolare al Commissario Vasco Errani, secondo noi digiuni quanto noi in materia di produzioni televisive, se non ritengano sia il caso di chiedere conto del motivo per cui la casa di produzione, sia l'unico trai soggetti coinvolti che non abbia ritenuto di dover contenere i costi. Anzi, parrebbe proprio che non abbia badato a spese.
Sono state costituite associazioni senza scopo di lucro, gli artisti si sono esibiti gratuitamente e spontaneamente, ognuno ha fatto la propria parte e anche di più perché il massimo ricavo andasse alla popolazione messa in ginocchio dal terremoto e ora veniamo a scoprire che dei quasi 5
milioni ricavati, due sono svaniti per costi di produzione? Una sproporzione di costi inaccettabile, visto scopo e provenienza di questo denaro.
Non mettiamo in dubbio la buona fede della Regione, tant'è che gli specifici fondi di ‘Italia Loves Emilia’ e tutti i dettagli sull’utilizzo controllati da un apposito revisore unico nominato in sede di costituzione delle due associazioni (ITALIA LOVES EMILIA e di ITALIA LOVES EMILIA ONLUS) sono visibili su http://www.italialovesemilia.it.
Proprio per questo non possiamo non invitare la Giunta a farsi carico di chiedere letteralmente conto di questo costo spropositato. Chiediamo inoltre come mai il ricavato sia confluito nelle casse della Regione, a
quanto ci si risulta, solo il mese scorso, e a chi siano andati gli incassi della pubblicità che il canale di distribuzione, a differenza del concerto al Dall’Ara, si è riservata di inserire durante l’evento.
Non vogliamo pensare che interessi diversi possano aver inquinato il funzionamento della macchina della beneficenza, perché il lucro sulla disperazione è un pensiero che farebbe rabbrividire chiunque, e siamo
dunque certi che la Regione vorrà andare infondo a questa storia.
Osservando il resoconto generale del ‘Italia Loves Emilia’, il concerto di beneficenza realizzato per i terremotati a settembre 2012, enorme ed emozionante successo che ha portato complessivamente a poter
usufruire di oltre 4 milioni di euro, sommando le entrate del Live (3.075.678,31 euro) a quelle derivate dalla vendita del CD/DVD (1.229.380,46 euro), ci è balzata agli occhi una cifra strana: i quasi due milioni di costi di produzione.
Il totale degli incassi dell’evento infatti, fu di quasi 5 milioni di euro (4.915.146,233 euro) escluso il DVD, mentre il totale delle uscite trattenuto per le spese di realizzazione del concerto e dunque non devoluto, è pari a 1.839.467,92 di euro.
Ora, per chi non è del ramo, noi inclusi, queste cifre possono non significare niente, e invece abbiamo scoperto che questo concerto, in cui il cast artistico composto di ben 14 big ha partecipato a titolo
COMPLETAMENTE GRATUITO, ha spese di produzione DOPPIE rispetto qualunque altro concerto realizzato per la televisione con il quale lo si voglia confrontare.
Solo per fare un esempio, il concerto del Primo Maggio di Piazza San Giovanni a Roma, non ha raggiunto nemmeno i 600mila euro di spese di produzione (all'incirca 580mila euro) , riprese aeree incluse.
Chiedete alla Rai per credere.
Ancora più eclatante, è il paragone con il ‘Concerto per l'Emilia’ tenutosi al Dall'Ara il 25 giugno 2012 in cui persino la produzione, la Assomusica, lavorò gratuitamente: ‘I costi di produzione saranno ridotti al minimo, grazie all'apporto gratuito di persone, strutture e servizi.
L'estrema riduzione dei costi di produzione consentirà di devolvere l'intero incasso della biglietteria in un fondo della Regione, per la destinazione integrale alle finalità di solidarietà e ricostruzione’. In
quell'occasione nulla all'infuori del rimborso spese venne trattenuto né dalla produzione né dal canale televisivo appaltante.
Chiediamo quindi alla Giunta, e in particolare al Commissario Vasco Errani, secondo noi digiuni quanto noi in materia di produzioni televisive, se non ritengano sia il caso di chiedere conto del motivo per cui la casa di produzione, sia l'unico trai soggetti coinvolti che non abbia ritenuto di dover contenere i costi. Anzi, parrebbe proprio che non abbia badato a spese.
Sono state costituite associazioni senza scopo di lucro, gli artisti si sono esibiti gratuitamente e spontaneamente, ognuno ha fatto la propria parte e anche di più perché il massimo ricavo andasse alla popolazione messa in ginocchio dal terremoto e ora veniamo a scoprire che dei quasi 5
milioni ricavati, due sono svaniti per costi di produzione? Una sproporzione di costi inaccettabile, visto scopo e provenienza di questo denaro.
Non mettiamo in dubbio la buona fede della Regione, tant'è che gli specifici fondi di ‘Italia Loves Emilia’ e tutti i dettagli sull’utilizzo controllati da un apposito revisore unico nominato in sede di costituzione delle due associazioni (ITALIA LOVES EMILIA e di ITALIA LOVES EMILIA ONLUS) sono visibili su http://www.italialovesemilia.it.
Proprio per questo non possiamo non invitare la Giunta a farsi carico di chiedere letteralmente conto di questo costo spropositato. Chiediamo inoltre come mai il ricavato sia confluito nelle casse della Regione, a
quanto ci si risulta, solo il mese scorso, e a chi siano andati gli incassi della pubblicità che il canale di distribuzione, a differenza del concerto al Dall’Ara, si è riservata di inserire durante l’evento.
Non vogliamo pensare che interessi diversi possano aver inquinato il funzionamento della macchina della beneficenza, perché il lucro sulla disperazione è un pensiero che farebbe rabbrividire chiunque, e siamo
dunque certi che la Regione vorrà andare infondo a questa storia.
5 commenti:
una prossima richiesta di chiarimenti, per conto dei contribuenti, sarrebe se lepidatv la vede qualcuno, quanto costa la sua esistenza alle casse regionali, se sia il caso, qualora improdutttiva (in ragione del costo/beneficio) di chiuderla e liberare risorse.
E' il classico carrozzone per sistemare amici, parenti e cugini di qualche politico. Parlando con amici e conoscenti nessuno la guarda e alcuni manco sapevano della sua esistenza in quanto non arriva il segnale in tante zone della montagna.....
è pur vero che è stato assolto per i milioni regalati a suo fratello, ma io di Vasco Errani non mi fido più.
il pm per fortuna ha fatto ricorso. quindi si va avanti.
http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2013/02/18/847231-terremerse-errani-assolto-ricorso-procura.shtml
qui almeno cosi' è scritto
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