di Letizia Rostagno
E’ arrivata ieri la risposta scritta a un’interrogazione che
il capogruppo di Rete Civica - Progetto Emilia-Romagna,
Marco Mastacchi, ha sottoposto alla Presidente dell’Assemblea
legislativa Emma Petitti e alla Giunta Regionale, l’ennesima sulla
situazione ancora irrisolta del casello di Rioveggio e il mancato completamento
dello svincolo.
A Rioveggio, frazione di Monzuno, il nuovo Casello, parte dell'opera
dello svincolo di Rioveggio, sul tracciato storico della A1, è tutt'ora
incompleto dall'ottobre del 2012, tra tira e molla di appalti, ripresa dei
lavori, interruzioni e indagini.
La mancata realizzazione del nuovo
casello ha avuto pesanti ricadute sul tessuto produttivo e sulle attività
commerciali della zona: il nuovo centro commerciale attiguo al nuovo casello non è mai decollato e con esso tutto l’indotto
collegato.
Nell’ottobre 2020
Mastacchi chiedeva quali fossero le
motivazioni per l’ennesima interruzione dei lavori e quali i tempi di riavvio
dei lavori destinati al completamento del casello.
Il 13 novembre 2020, su sollecitazione della
Regione, Autostrade comunicava; “La Società ritiene plausibile poter rientrare
nella disponibilità delle aree indicativamente entro il 1° trimestre del 2021 e
per giungere al più presto al riavvio dei lavori intende affidare le opere di
completamento direttamente all’impresa collegata Pavimental S.p.A. perché vengano
ultimate al più presto possibile con garanzie certe in termini di sicurezza per
tutti.”
Sono passati più di 6 mesi e le sorti del casello rimangono dubbie, affossate dalla burocrazia, i cui costi continuano a ricadere sulle spalle dei cittadini con le occasioni sprecate, i guadagni perduti, e i costi che si moltiplicano. Nella risposta alla nuova interrogazione di Mastacchi sui tempi di realizzazione, oltre alla conferma dell’affidamento dei lavori alla Ditta Pavimental, viene comunicato che, dopo aver proceduto alla risoluzione del contratto con l’Appaltatore dell’ultima gara del 2019 per gravi inadempienze, per poter procedere Autostrade deve rientrare in possesso delle aree dei lavori, ancora occupate dai mezzi dell’Appaltatore. “Il Direttore dei Lavori ha disposto all’Appaltatore lo sgombero delle aree di cantiere dagli apprestamenti e mezzi, la cui esecuzione non è stata ancora completata dall’Appaltatore.” L’inizio dei lavori a settembre è dunque condizionato dallo sgombero che l’Appaltatore non ha terminato, e l’informativa di Autostrade non ci dice se sarà “incentivato” da termini precisi di scadenza e penali in caso di inadempienza. Non resta che sperare ….
1 commento:
Quello della foto è l'ex svincolo di Sasso... svincolo più, svincolo meno, eh.
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