lunedì 15 marzo 2021

Nuovo Piano Territoriale Metropolitano, un'altra mazzata per l'Appennino

Marco Mastacchi: " E' il frutto della visione distorta dei cittadini per la montagna"

 

 

E' stato adottato il Piano Territoriale Metropolitano le cui finalità sono tutelare il suolo, garantire sicurezza, assicurare inclusione e vivibilità, attrarre investimenti sostenibili e rafforzare la coesione territoriale. Il piano dovrà poi essere approvato dal Consiglio  dopo l’acquisizione del parere motivato del Comitato urbanistico regionale. È stato sottoscritto anche un protocollo d’intesa tra Città Metropolitana, Comune di Bologna e Regione, per sancire la condivisione e la convergenza delle strategie di pianificazione e la positiva sperimentalità della nuova legge urbanistica regionale.

La proposta di piano non ha avuto però la condivisione generale. Fra coloro che hanno rilevato incongruenze fra le vantate finalità di recupero e la reale proposta di piano, il consigliere regionale di rete civica Marco Mastacchi ( nella foto). La proposta, non solo non è aderente alle esigenze dell'Appennino, ma ne affosserebbe ulteriormente la funzionalità e la fruibilità residenziale, lavorativa ed economica. Insomma una ulteriore pugnalata alla schiena a un'area che è già stata derubata di quasi tutto il patrimonio industriale, mortificata in quella artigianale, dimenticata nelle necessità ed esigenze di mobilità e perfino impoverita nella possibilità produttiva agricola. Tra gli altri provvedimenti, il piano impedisce l'ampliamento con recupero di costruzioni in cui sussistono attività economiche e questo impedirebbe anche la permanenza di giovani membri della famiglia in aiuto all'attività agricola consolidata. Mastacchi pensa all'impatto negativo che il piano territoriale metropolitano avrà sull'economia della montagna soprattutto in un'ottica di prospettiva, quando invece la montagna necessità di politiche di tutela per contrastare fenomeni di spopolamento.




Abbiamo incontrato il consigliere e gli abbiamo chiesto:

E' da tempo che assistiamo a un continuo impoverimento dell'Appennino: lavoro, servizi, presidi sanitari, viabilità, comunicazioni, nonostante tutti i proclami che vengono profusi di volerlo salvaguardare nelle sue potenzialità. E' tardi per intervenire su questo disegno politico ?

Da un lato la politica sta adottando provvedimenti positivi come quello che sostiene le giovani coppie di decidono di vivere in Appennino, dall'altro invece propone interventi, basati su concetti ideologici che vanno a ingessare opportunità di sviluppo ormai irrinunciabili. Fra le incongruenze, una legge recente della Regione impedisce il consumare terreno vergine per nuove costruzioni agevolando il recupero dell'esistente, mentre il Piano Territoriale Metropolitano la smentisce impedendo in Appennino il recupero dell'esistente.

Dopo queste nuove disposizioni si mobiliteranno gli amministratori dei Comuni dell'Appennino, oppure dovremo sottostare all'ennesima promessa disattesa ?

Siamo nella fase delle osservazioni e c'è una grande attività attorno al provvedimento. Gli amministratori sono mobilitati per modificare queste norme suicide per la Montagna.

C'è un disegno preciso in tutto questo? Dove si vuole arrivare?Dove finiranno i nostri figli, in enormi condomini dormitorio poco salutari nelle città ?

Il Piano Territoriale Metropolitano è il frutto di una visione cittadina della montagna, fuori da ogni realtà e conoscenze. Comunque è mia intenzione procedere con decisione fino a che non si arriverà alle necessarie correzioni.

Da sempre l'uomo ha garantito l'equilibrio ambientale in Appennino. E' dimostrato che la mancanza di presidi sul territorio porta a catastrofi naturali in caso di eventi meteorologici avversi. Perchè si punta ad allontanare presenze umane in Appennino ?

Il tutto è incentrato sul tema dei servizi. Si cerca di accentrare il più possibile la popolazione nei centri urbani per poter ottimizzare i servizi, senza rendersi conto che nel tempo i costi delle manutenzioni per garantire un equilibrio non solo montano saranno molto superiori ai risparmi individuati con queste politiche.


1 commento:

Anonimo ha detto...

UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE A TUTTI I SINDACI DELLA MONTAGNA E COMPLIMENTI VIVISSIMI PER ....L' IMMOBILITA'!!!!!!!!!!!