Il pubblico in sala |
Marzabotto
cerca di disegnare il suo futuro e lo fa assieme a Vergato. I due comuni infatti
individueranno il PSC (ex piano regolatore) insieme. Il processo di
pianificazione è all’inizio ed è intenzione dell’amministrazione comunale
coinvolgere nella individuazione delle ‘linee di indirizzo ’ il maggior numero
possibile di cittadini, tecnici, professionisti e associazioni.
Mercoledì scorso il primo di un programma di
incontri pubblici finalizzati a questo scopo.
Sul piatto della discussione già un numero
interessante di temi, con proposte
orientative che dovranno essere esaminate, vagliate, digerite ed eventualmente
adottate.
in progettista e il sindaco |
Si è ipotizzato innanzitutto di orientare il nuovo
piano su una riconsiderazione, che potrebbe essere addirittura una riduzione, della capacità edificatoria essendo stata
ritenuta eccessiva quella del piano in scadenza, anche perché non tutta utilizzata quella prevista.
Inoltre, è stata valutata la possibilità di
abbattere edifici incongrui oggi esistenti (naturalmente in accordo con la
proprietà) per arrivare a trasferimenti con
soluzioni compensate e architettonicamente migliori. Toccato anche il
grande tema delle due cartiere dismesse i cui contenitori sono inutilizzati.
Per la ex Burgo, in parte recuperata a fine produttivi, si ipotizza di continuare
a perseguire questa linea, mentre per la
ex Reno De Medici si sarebbe orientati altrimenti, vista la collocazione dello
stabilimento a fianco del centro cittadino. Non si è specificato quale altro
utilizzo potrebbe essere deciso e la sua
destinazione sarà certamente uno dei nodi principali della discussione futura.
L'assessore Bignami e il vicepresidente Venturi |
Sul piatto molti interrogativi quando si è giunti al tema ‘mobilità’ e trasporti. Lo stesso
sindaco Romano Franchi ha sottolineato
la sua preoccupazione poiché è forte il timore per un depotenziamento del
servizio ferroviario della linea Porrettana. L’indicatore che porta a questa
previsione è l’aumento delle soppressioni
dei treni alla mezz’ora, quelli cioè che da Bologna arrivano a Marzabotto e
rientrano in città. La strategia dovrebbe invece essere, secondo gli amministratori comunali, quella di prolungare
la corsa fino a Porretta. E’ stata sottolineata
la necessità di istituire una fermata del treno a Sibano per dare una risposta
a questo centro che è divenuto, con il suo tacchificio, il luogo produttivo più
importante di Marzabotto.
Dolenti note anche da Anas ritenuta ormai un ente
inutile per la sua assenza nella gestione della viabilità statale e il
riferimento è ovviamente alla Porrettana.
Sono stati toccati anche i temi del Casello di
Borgonuovo e dell’attraversamento di Casalecchio di Reno le cui soluzioni sono
essenziali per l’economia dell’intera valle del Reno e quindi anche di
Marzabotto. E’ emersa anche la richiesta di disegnare e realizzare un miglior
collegamento fra il centro produttivo Sassatello e il capoluogo.
In chiusura il sindaco ha detto. “ Stiamo iniziando
un percorso molto importante e il fatto di farlo insieme a Vergato e più che
positivo. Con questo strumento ci auguriamo di fare emergere le tante opportunità
di un territorio come il nostro tenendo conto dei cambiamento che sono avvenuti
in questi anni e prospettare con
coraggio la Marzabotto dei prossime due lustri . Il fine è, come ha
sottolineato il vicepresidente della Provincia di Bologna Giacomo Venturi,
quello di ‘conservare il futuro’”.
10 commenti:
che grande scoperta quella dell'allungo dei treni scandalo della mezz'ora.
roba da corte dei conti per mala gestione.
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/06/06/news/le_ruspe_nel_villaggio_fantasma_a_vergato_abbattuti_i_box_abusivi-60445530/
direi che per il psc possiate passare la mano ai prossimi amminstratori. sarebbe coerente.
come al solito non si trovano mai scritti nomi e cognomi di chi ha saccheggiato il territorio.
quando uno non paga i tributi pero' è sempre rintracciabile cosi' come quando si tratta di operare tagli ai servizi.
poi ci NON VEDIAMO alle prossime elezioni
eccallà. mo' si sono trovati la scusa del tacchificio per ottenere la fermata del treno a Sibano.
Fra un po' arriveremo a bologna piu' veloci con la carrozza di biancaneve che col treno.
Sei proprio un poveretto! Tu dovresti andare solo a piedi!
Se la cattiva e dispotica gestione dell'amministrazione di Vergato arriva a Marzabotto, fine della fiera.
e tu non sei neanche poveretto e non dovresti neanche uscire di casa.
Chissà se due capelli faranno una parrucca al fine di avere uno straccio di piscina in questo posti spenti. A Sasso Marconi stanno già valutando di costruirne una nuova.
A Vergato invece stanno spendendo 70.000 euro di contributi statali per la ristrutturazione degli impianti sportivi fuori dal centro del paese.
Guai a fare un piccolo impianto sportivo fruibile da tutti senza doversi spostare con la macchina per accompagnare i minori.
E che scherzi? Non ci sono spazi in centro a Vergato. Bisogna incastrarci Ospedali senza parcheggio tra una strada e un torrente o spalazzinare a destra e a sinistra.
Per poi avere francobolli col coraggio di chiamarli giardini comunali per dare sfogo ai bambini e agli anziani.
http://www.mutinanet.com/albovergato/2013/docs/20130036G.PDF
questa è la delibera dei 70.000 euro. peraltro si parla di riutilizzo di area non utilizzata perche' vetusta, a servizio delle scuole e dei portatori di handicap e della cittadina tutta.
ma quanti hanno la possibilità di spostarsi per raggiungere il non agevole tragitto che dal centro del capoluogo vergatese porta agli impianti sportivi?
Invece di invadere di palazzine e cotruire il milionario parcheggio a servizio della stazione di Vergato o di incastrare un ospedale tra un torrente e una strada, lì potevano costruire un'area verde con impianto sportivo. (anche se obiettivamente vergato è invasa di aree verdi).
I prestiti alla Cassa Depositi e Prestiti si possono chiedere anche per queste cose. non solo per il funzionalissimo ma poco funzionante parcheggio a servizio della stazione di vergato
http://www.mutinanet.com/albovergato/2013/docs/2013AREA30058D.PDF
Il resoconto del dott. Fabbriani mi pare illustri abbastanza bene il senso di questo primo incontro pubblico promosso dall’Amministrazione Comunale di Marzabotto, nella fase di avvio del percorso per la redazione del Piano Strutturale Comunale (PSC).
Erroneamente a mio avviso si è portati a pensare che si tratti solo di un nome nuovo che verrebbe dato a quello strumento urbanistico che fino ad ora abbiamo chiamato Piano Regolatore Generale (PRG).
Il PSC consente di disegnare (o ridisegnare) in modo molto preciso e approfondito, ciò che vorremmo divenisse il nostro territorio e le condizioni con cui lo potrà vivere, abitare, sfruttare e godere in primis la Comunità locale, ma anche quanti lo vorranno venire a conoscere ed apprezzare, nei prossimi due decenni ed oltre.
Qui, in queste potenzialità, stà a mio avviso però anche un rischio, che va tenuto ben presente se lo si vuole scongiurare come io credo si renda assolutamente necessario.
Da decenni le scelte compiute dai diversi Governi che si sono succeduti , hanno progressivamente e profondamente svuotato nei fatti la possibilità di programmare e di progettare a lungo temine da parte dei Comuni, dei più piccoli a maggior ragione, nel momento in cui invece di progetti di alto profilo sempre più se ne avvertirebbe il bisogno.
Il continuo e schizofrenico cambio di normative,le intempestive improvvisazioni legislative ed il continuo svuotamento dell’autonomia finanziaria, togliendo ogni certezza a chi è chiamato a governare un Comune, impedisce nei fatti persino la programmazione annuale.
Figuriamoci come si possa in questo quadro pensare e progettare il futuro a medio e lungo termine.
Aggiungiamoci pure che negli ultimi decenni si è a mio avviso, abbassata in generale, e non di poco, la qualità e la dedizione di larga parte degli Amministratori locali.
Sulle cause di questo risultato molto ci sarebbe da discutere ma credo non lo si possa fare qui.
Ciò che ora mi preme invece evidenziare è il quadro generale in cui ci troviamo ad operare,per una ragione precisa: Per gli Amministratori che si accingono costruire e poi ad adottare il PSC, credo non sarà ne facile ne automatico il riuscire a non farsi condizionare dal vivacchiare e dall’essere confinati a gestire il giorno per giorno, in cui sono stati relegati in questi anni a causa di ciò che già ho illustrato.
Oggi, costoro in primis, ma anche i vari soggetti pubblici e privati che vorranno avere voce in capitolo sulla redazione del PSC, devono invece obbligatoriamente sforzarsi di pensare in grande.
Devono mettere in campo il coraggio di mirare molto più in alto e di guardare molto più in la di quanto ci hanno abituato e/o ci vorrebbe obbligare a fare.
Miriamo alla Luna con l’intento di centrala sapendo che, ove questo non ci riuscisse in pieno, andremmo comunque in questo modo ad atterrare fra le stelle.
solo chiacchere affabulatrici.
è sempre stata una pratica inadeguata (per non dire brutte parole) quella di fare cassa immediata con gli oneri di urbanizzazione sul costruito, spendibili in relazione all'incamerato.
Il consumo del territorio è stato sempre lo sport preferito per questi fini.
Invece di chiaccherare pubblicate sui siti internet dei comuni di Marzabotto e Vergato i nomi dei titolari dei terreni convertiti poi in aree fabbricabili i nomi dei costruttori che hanno guadagnato sulla lotizzazione dei terreni e nomi e cognomi dei deliberatori dei piani regolatori dal 1980 ad oggi.
Basta guardare le colate di:
Lama di Reno;
Pian di Venola;
Sibano (che belle le villette con giardino vicino alla trattoria al buon gusto. Una meraviglia. I caprioli sono ancora emozionati)
la collina sopra Marzabotto
Vergato.
A quando la edificazione della Tabina?????
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